Una madre scopre che la figlia è imparentata con lo sposo e si rifiuta di pagare il matrimonio

Una madre scopre che la figlia è imparentata con lo sposo e si rifiuta di pagare il matrimonio

Una mamma ha scoperto, ricostruendo il loro albero genealogico, che la figlia era in procinto di sposare un lontano parente

Mio Dio, come sono caduta in basso”, è il titolo della commedia – protagonisti una scandalosa e sensuale Laura Antonelli, affiancata da un giovanissimo Michele Placido e dall’istrionico talento di Alberto Lionello – girata, nel 1974, da Luigi Comencini. La pellicola narra le vicende della marchesina Eugenia di Maqueda che, orfana di madre e separata, fin dall’infanzia, dal padre donnaiolo, sposa tale Raimondo Corrao. In procinto di consumare le nozze, tuttavia, i due scoprono di essere fratello e sorella e decidono, pertanto, di vivere nella castità… L’incipit, questo, di un ‘feuilleton’ dal sapore Liberty, in cui le atmosfere della Sicilia respirano della scrittura dannunziana.

Ebbene, la storia, in qualche modo, si ripete, se non proprio uguale, di certo simile. Tutto andava per il verso giusto, la cerimonia era organizzata passo dopo passo, abito compreso. Se non fosse per un ‘piccolo dettaglio’.

Stava per compiersi l’irreparabile, almeno stando al parere della mamma della sposa. La donna è infatti venuta a conoscenza della parentela tra i due futuri coniugi.

L’albero genealogico ha fatto emergere la verità

La notizia è frutto di un post pubblicato su Reddit, tra le numerose piattaforme offerte dal web. In seguito ad una serie di ricerche sul proprio albero genealogico, la poverina sarebbe venuta al corrente del fatto che la figlia e il di lei fidanzato sono, in realtà, cugini di quinto grado. Sconvolta, la futura suocera si è rifiutata di sostenere economicamente il matrimonio.

“La scorsa settimana ho scoperto, facendo ricerche sul nostro albero genealogico, che il mio quasi genero è nostro parente. Inizialmente non sapevo come parlarne a mia figlia ma, alla fine ho deciso di farlo. Ebbene, lei ha continuato a pensare che il futuro marito fosse perfetto e che lo avrebbe comunque sposato”.

Le ho detto che non approvo questo matrimonio – ha spiegato – e che, anche se inizialmente ho accettato di pagare, non le darò i soldi, se deciderà di andare avanti comunque.

La reazione della figlia

Sebbene madre e figlia abbiano scelto di rimanere nell’anonimato, parimenti non può dirsi per l’esito della vicenda. Ne è scaturito un tiro alla fune senza tregua, terminato con una decisione, drastica per entrambe. Se l’una è rimasta salda sulle proprie posizioni, negando, come annunciato, il supporto monetario; l’altra, d’altro canto, ha fatto armi e bagagli e si è allontanata da casa, decisa a seguie i propri sogni.

Step successivo, ancora su Reddit, in cui gli utenti sono stati interpellati, come fossero gli elementi di una vera e propria giuria.

Il web non ha condiviso la scelta di boicottare il matrimonio

Sorpresa delle sorprese, la maggioranza di coloro che hanno espresso il proprio pensiero ha voluto schierarsi nella direzione della nubenda, proteggendone, in qualche modo, i desideri e il sentimento. Del resto: “Il quinto cugino non è un incesto”, viene specificato, tra i numerosi commenti. Per altri, ancora, si tratterebbe solo di una scusa per sottrarsi ai doveri dati dalla circostanza e c’è chi invece, vuole immaginare, spingendosi più in là, un’antipatia previgente, che sarebbe, prima o poi, venuta fuori a prescindere.

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