La dinastia maledetta: muore la nipote di Bobby Kennedy

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La dinastia maledetta: muore la nipote di Bobby Kennedy

Maeve. Un nome di donna. Suona dolce Maeve e chissà… forse dolce lo era sul serio. Non lo sapremo mai, dal momento che, nella serata di venerdì, l’ennesima discendente del clan Kennedy se n’è andata, trascinando con sé il figlio di otto anni.

Maeve Kennedy Townsend McKean, per esteso – come riportano le autorità portuali del Maryland – ha perso tragicamente la vita durante una gita in canoa. Un incidente, quello della quarantenne, che si va ad aggiungere irrimediabilmente all’elenco ormai colmo di coloro che, membri di una tra le famiglie più influenti del panorama mondiale, ha visto via via, come in una sorta di effetto Domino, cadere le teste dei suoi pezzi.

Oggi tocca alla figlia dell’ex vice-governatrice dello Stato del Maryland, Kathleen Kennedy Townsend. Era nipote diretta del senatore Bobby Kennedy, assassinato nel 1968. Non va via da sola, tuttavia. C’è un’altra vittima, Gideon. Era solo un bambino.

Scherzi del destino

Mamma e figlio si trovavano nella residenza della madre, ed erano saliti sull’imbarcazione per recuperare una palla finita in acqua, nella Chesapeake Bake (Maryland). Pare abbiano avuto difficoltà a riguadagnare la riva e, all’improvviso, sono stati inghiottiti.

A rendere ufficiale la notizia, il governatore dello Stato del Maryland, Larry Hogan. Un tragico evento, ha spiegato contrito. Nel dettaglio, i due erano scomparsi la sera di giovedì e, da allora, le ricerche sono andate avanti senza sosta, fino al ritrovamento e dell’imbarcazione e dei corpi, già identificati dal marito. Maeve – direttore esecutivo presso la Georgetown University, nel settore Global Health Initiativeera madre di altri figli, di cui uno di soli 2 anni.

Nel 2019, il turno di Saoirse

Non è trascorso neppure un anno da quel primo di agosto, in cui Saoirse Kennedy Jill – 22 anni – era stata rinvenuta nella casa di famiglia, nel Massachusetts, priva di sensi. Inutili i tentativi per rianimarla. Presunta overdose – stando al New York Times. La nipote di Robert F. Kennedy soffriva, d’altronde, di depressione e potrebbe ricavarsi, in questo senso, una spiegazione dell’accaduto.

Tutta colpa della Hybris

Se fosse una fiaba potremmo descriverlo come un sortilegio, fatto sta che il Gotha della politica staunitense ha visto crollalre come pedine i suoi componenti.

La perdita più eclatante resta, forse, l’omicidio di J.F.K., a Dallas, il 22 novembre 1963, a cui, nel 1968, ha fatto seguito la morte di Bob.

Tuttavia, a soccombere alle aspettative dei capostipiti, Joe e Rose Kennedy, era già stata Rosemary, prima tra le figlie femmine, sorella minore del Presidente, affetta da un ritardo dello sviluppo, forse dislessia, dovuto a problemi durante il parto. Nel timore che “gli uomini potessero abusare sessualmente di lei”, il padre Joe decise di condurre la figlia all’ospedale della George Washington University e farla sottoporre a lobotomia. Una vita, da quel momento, trascorsa su una sedia a rotelle, in stato vegetativo, internata in una clinica cattolica in Wisconsin. Ignorata. come se non fosse mai esistita.  

E’ il 1944 quando Joseph Jr., all’età di 29 anni, muore, mentre partecipa ad una missione aerea top secret. Il giovane tenente aveva all’attivo abbastanza missioni per poter tornare a casa, ma decise di offrirsi volontario per l’Operazione Aphrodite, il primo tentativo di usare veri e propri droni in guerra.

“Kick” Kennedy

Stessa sorte, in diverse circostanze, per Kathleen Agnes Kennedy. “Kick” – questo il soprannome – era la quarta figlia di Joseph e Rose. La ribelle volle sfidare le ire del cattolicissimo albero genealogico, una prima volta sposando, con rito civile, il marchese inglese William Cavendish. Una seconda, ormai vedova, capitolando tra le braccia dello sposatissimo Peter Wentworth-Fitzwilliam. Fu proprio durante un volo, che da Parigi conduceva in direzione della Riviera, che la coppia si schiantò, inerte agli avvertimenti del pilota che, a causa del maltempo, aveva consigliato di rimandare il viaggio.

E se è straziante pensare alla dipartita, nel 1999, di John John Kennedy, figlio del mancato presidente, deceduto mentre, insieme alla moglie Carolyne, si dirigeva in aereo verso l’isolotto di Martha’s Vineyard, o all’incidente sciistico, nel 1987, che portò via un altro dei figli di Robert, Michael LeMoyne Kennedy, non da meno è la fine di David Anthony Kennedy, quarto degli undici figli di Bob. Il giovane, dipendente da eroina, morì per overdose nel 1984. Pensare che, nel giorno più buio della storia d’America, in quel lontano 1963, il padre lo aveva salvato da un’onda anomala, miracolosamente, appena prima di morire.

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