Striscia ironizza su Giovanna Botteri, e monta la polemica

Striscia ironizza su Giovanna Botteri, e monta la polemica

Specchio specchio delle mie brame…“. Così – cari fratelli Grimm, da Biancaneve ad oggi è cambiato ben poco. Almeno, stando a quanto racconta la cronaca. Nel 2020, si recita la società dell’apparire e, proprio come nel 1800, l’accento si focalizza sull’avvenenza.

Cosa contano, in fondo, esperienza, preparazione, professionalità… se poi l’abbigliamento è sciatto e i capelli non sono ‘da parrucchiere’? Perché, in piena emergenza – ma in qualsiasi altro contesto – dovrebbe valere il lavoro svolto più che unghie perfettamente laccate o un make up da pin up?

Se lo deve essere chiesto Giovanna Botteri, giornalista Rai di lungo corso che, puntualmente, durante quello che, dal suo punto di vista, è il cuore della notte, ci aggiorna sull’evolversi dell’emergenza, in quel di Pechino.

Se lo domanda il pubblico, che tutte le sere assiste, con occhio – certo – scanzonato, ai servizi proposti da Striscia La Notizia – la cui paternità va riconosciuta a quel buontempone di Antonio Ricci – con buona pace dell’attuale conduttrice, Michele Hunziker, da sempre in prima linea nella tutela dei diritti femminili.

Ne discute il web, irritato e in attesa di risposte.

Le critiche a Giovanna Botteri

Sciatta, mal vestita, con indosso sempre lo stesso maglioncino, i capelli disordinati e grigi.

La fotografia è scattata. Cos’altro aggiungere? Se l’intento era quello di far ridere, tuttavia, questa volta, per Striscia, obiettivo mancato. Tanto da far decidere la redazione di rimuovere il servizio dai siti ufficiali. Troppe le critiche, figlie del fastidio di colleghi giornalisti e non solo.

Una carriera straordinaria, su cui un noto programma televisivo ha tentato, però, di fare ironia. Come? Buttandola sull’aspetto estetico, evidenziando il look ‘trasandato’ della giornalista e l’uso costante dello stesso vestito, concludendo il servizio con un’animazione di lei, inserita in una vasca mentre si lava i capelli“, tuona indignato, uno tra i numerosi utenti Facebook. Una discriminazione, tutta declinata al femminile: “La cui professionalità, la cui esperienza, la cui conoscenza vengono sistematicamente subordinate all’essere, o meno, esteticamente piacenti“.

Michelle, che aveva contestato le parole di Amadeus

Ironia della sorte, nel centro del mirino finisce non l’intero programma. No no. Bensì chi ha prestato la voce al filmato. Vale a dire Michelle Hunziker.

Del resto, come riparare, dopo aver duramente contestato, neppure troppo tempo fa, le parole di Amadeus, nel corso della conferenza stampa relativa al Festival di Sanremo? Francesca Sofia Novello possedeva la virtù – stando al noto presentatore – di saper “stare accanto a un grande uomo, rimanendo un passo indietro“. Ebbene, forse un passo indietro – secondo l’opinione di molti – questa volta dovrebbe farlo la bionda teutonica, visto l’impegno nella lotta alla discriminazione nei confronti del gentil sesso.

Fatto sta, Ordine dei Giornalisti, Federazione Nazionale della Stampa Italiana, USIGRAI e l’associazione Giulia Giornaliste si schierano accanto alla stimatissima collega, parlando di body shaming. E neppure la voce della diretta interessata si fa attendere.

La risposta di Giovanna Botteri

Quella di Giovanna Botteri è una vera e propria lezione di stile, che custodisce in sé i tratti dell’esperienza assunta in prima linea, nelle zone di guerra. Come cita il comunicato: “Lei non ha voluto, non vuole farne un caso personale”. Ha scelto di cogliere l’occasione per invitare “Tutte e tutti ad una sacrosanta battaglia culturale”.

Mi piacerebbe che l’intera vicenda, prescindendo completamente da me, potesse essere un momento di discussione vera. Permettimi, anche aggressiva, sul rapporto con l’immagine che le giornaliste , quelle televisive soprattutto, hanno. O dovrebbero avere, secondo non si sa bene chi… Qui a Pechino sono sintonizzata sulla Bbc, considerata una delle maggiori e più affidabili televisioni del mondo. Le sue giornaliste sono giovani e vecchie, bianche, marroni, gialle e nere. Belle e brutte, magre o ciccione. Con le rughe, culi, nasi orecchie grossi. Ce n’è una che fa le previsioni senza una parte del braccio. E nessuno fiata, nessuno dice niente. A casa ascoltano semplicemente quello che dicono. Perché è l’unica cosa che conta, importa, e ci si aspetta da una giornalista. A me piacerebbe che noi tutte spingessimo verso un obiettivo, minimo, come questo. Per scardinare modelli stupidi, anacronistici, che non hanno più ragione di esistere. Non vorrei che un intervento sulla mia vicenda finisse per dare credibilità e serietà ad attacchi stupidi e inconsistenti, che non la meritano. Invece, sarei felice se fosse una scusa per discutere e far discutere su cose importanti per noi, e soprattutto per le generazioni future di donne.
Giovanna Botteri

La replica di Striscia la Notizia

Inevitabile, la replica di Striscia. Al rientro in studio, Gerry Scotti ha commentato la messa in onda con un: “Brava, brava Giovanna, vai avanti così nel tuo importante lavoro e non badare a chi sta a guardare il capello”. La nota prosegue: “In realtà, è da tempo che, su alcuni media e nei social, Giovanna Botteri viene presa di mira per il suo look, a detta di molti, non particolarmente curato. E il servizio di Striscia, partiva proprio da questo. Per mostrare come Giovanna, nell’ultimo collegamento da Pechino, avesse sfoggiato una nuova pettinatura, quasi a smentire le critiche malevole, piovutele addosso“.

Parole, anche queste. Ma che trovano un’attendibilità diversa. Suonano di scuse maldestre. Una toppa, messa lì a porre rimedio su una lacerazione che non si stanca mai di esistere… cari fratelli Grimm.

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