Il miglior amico… del tuo cane

Il miglior amico… del tuo cane

Il miglior amico dell’uomo. Eccolo, per definizione. A quattro zampe, ed incredibilmente fedele, affettuoso, protettivo… già, ma possedere un cane e, soprattutto, conquistarsi la sua fiducia – eh sì, perché il rapporto è reciproco – non è poi così scontato. Come tutte le relazioni, si tratta di una missione di responsabilità, in cui si riceve per quanto si è disposti a concedere di se stessi. In termini di tempo, volontà, dedizione, amorevolezza.

Un do ut des che arricchisce entrambi. Perché se vero che senza Fido la vita non è la stessa, è altrettanto reale che anche lui è in cerca di un vero amico.

Un rapporto lungo quanto la storia dell’umanità

Uno pronto a salvaguardare l’esistenza dell’altro. Un mutuo soccorso ‘silenzioso’, che vanta origini millenarie. Sono i reperti fossili a parlarci della relazione, viva già 33mila anni fa.

Così, da allora, il dare incondizionato ha avvicinato i due, al punto da innescare una sorta di processo antropomorfo nell’animale, e di rendere il rispettivo proprietario sempre più simile al suo fidato collaboratore.

Del resto, andando a ritroso ci si rende conto di quanto il cane (ex Lupo) – prima ancora di diventare se stesso – sia per indole abituato a vivere in branco. Avvezzo dunque alla caccia, al lavoro di squadra, ma anche a prendere ordini dall’ipotetico Capo di turno. Un capo che, nella fattispecie, individua in un componente del nucleo familiare. E se è valido il detto che ‘gli uomini li scelgono le donne’, non di meno, ciò vale per il cane e il suo padrone. Quella che scatta è una sorta di alchimia – non a caso spesso si tratta di bambini – una predisposizione naturale che spinge l’uno nelle… zampe dell’altro.

Gli ingredienti del perfetto idillio

  • Predisposizione naturale: l’affinità che accomuna le caratteristiche di ambedue. Si è uniformemente simili, senza bisogno di sforzo. In caso contrario, bisognerà lavorare e sodo, affinché si raggiunga l’equilibrio per una convivenza pacifica.
  • Esperienze pregresse: se il cane è stato precedentemente addomesticato da donne, è probabile che sia portato a legarsi nuovamente alla figura femminile. Ciò non esclude i rimanenti membri della famiglia, ma richiede impegno.
  • Più tempo disponibile: non a caso i cani prediligono i bambini. Sono i perfetti compagni di gioco. Punti di riferimento, dall’infanzia all’età adulta.

Diventa il miglior amico del tuo cane

In realtà, il segreto per conquistare il cuore di Fido è presto detto. Consiste, per dirla in breve, nella reciprocità. E si delinea nei seguenti comportamenti…

  • Tempo insieme: come sempre, quando si decide di adottare un cane, si consiglia di valutare la quantità di tempo a disposizione, da dedicare alle sue esigenze. Passeggiare, fare attività fisica o semplicemente stare a casa insieme a guardare la Tv, sarà fondamentale per Fido. I cani amano giocare e, soprattutto, farlo insieme a noi.
  • Avere cura delle sue esigenze: dall’alimentazione alle visite mediche. Il legame fiduciario è fatto di attenzioni costanti, e non scontate. Diventeremo persone speciali se gli saremo accanto nei momenti difficili, quando ha problemi di salute o, semplicemente, colmando, nell’eventualità, il senso di solitudine. E, poiché il cane non ama recarsi dal veterinario, è necessario fargli percepire la nostra presenza. Dopo le vaccinazioni, un’operazione chirurgica… insomma, quando ha bisogno di noi.
  • Educazione ma con rispetto: va bene educare il cane ma mai utilizzare un atteggiamento duro o, peggio ancora, violento nei suoi confronti. E’ importante armarsi di pazienza, imparare ad interpretare il suo linguaggio e non mettergli fretta.
  • Imparare a leggere quel che ci dice: pur non avendo la facoltà di esprimersi a parole, il cane ci invia comunque una serie di segnali, che starà a noi decifrare. Con il tempo il codice diventerà consuetudine, di conseguenza anche dubbi e perplessità, al riguardo, verranno spazzati.
  • Cura della sua igiene: così come ci occupiamo della sua salute, sarà importante fare attenzione anche all’igiene. Dal bagnetto alla spazzolata del pelo, ogni sera. Se non siamo pratici, potremmo farci insegnare da un esperto toelettatore. Questi gesti sono quelli che, più di altri, creano complicità.
  • Dargli affetto e amore: è più semplice di quanto possa sembrare, basta rivelarci per ciò che siamo. Il cane ha bisogno di sentire la nostra presenza fisica e, soprattutto, che gli siamo accanto per proteggerlo, come lui farà con noi.

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