L’evoluzione della maternità. Adesso è transgender

L’evoluzione della maternità. Adesso è transgender

Sono trascorsi appena nove anni dal primo trapianto uterino, in Svezia. Altri cinque – in quel del Brasile – per assistere alla prima gravidanza, conseguenza dell’operazione. Un bimbo di 5 chili: questo il frutto della sperimentazione. Con tanto di applauso. Oggi quel fragore si ripete e si rinnova, in virtù di un ennesimo successo. La comunità scientifica valuta la possibilità, concreta, di effettuare il ‘trattamento’ su una donna transgender.

Portavoce dei luminari, Christopher Inglefield, fondatore della London Transgender Clinic. L’esperto – ai microfoni dei media britannici – si dichiara convinto che, allo status quo, la tecnologia renda possibile l’esperimento, fino ad ora valutato impensabile.

Del resto, la procedura – stando a quanto afferma il chirurgo – è in tutto, o quasi, similare a quella adoperata sui soggetti cisgender.

Il trapianto di utero allarga le sue maglie…

Se l’ipotesi dovesse rivelarsi corretta, per la categoria transgender si aprirebbero porte considerate invalicabili. Non a caso lo stesso Inglefield spiega: “Questa nascita pionieristica sarebbe importantissima per ogni donna transgender che vuole portare avanti una gravidanza, da sola“. Non più utero in affitto, dunque, ma il confronto con una realtà, da vivere in primo piano.

Una volta che la comunità scientifica abbia accettato il trattamento come valido per una donna cisgender affetta da infertilità – e dunque come assenza di grembo – sarebbe illegale vietarlo alle donne transgender, che hanno completato la transizione“, aggiunge, nel dettaglio, Inglefield.

Certo, le complicazioni non mancano ma, a fronte del tutto, sembrano superabili: “Quando parliamo di donne trans ci sono chiaramente limiti anatomici. Ma questi sono problemi che ritengo si possano sormontare ed il trapianto in una donna transgender è assolutamente identico a quello in una donna cisgender“.

Avanti tutta, dunque, che maschi o femmine o qualsiasi cosa intendiamo essere, apparteniamo tutti al creato, il più grande tra i miracoli viventi.

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