Storie di gatti… criminali ed eroi

Storie di gatti… criminali ed eroi

Un ‘contrabbandiere’ d’eccellenza, quello in questione. Il ‘nostro’ veniva assoldato per trasportare droghe, sim e schede memoria, all’interno di un carcere. E’ così che, di recente, una prigione dello Sri Lanka ha messo dietro le sbarre anche il nuovo prigioniero, decisamente insolito. Colpevole dei reati ascritti era, infatti… un gatto.

Un sacchetto legato intorno al collo e via. Assurdo nell’assurdo, nel momento in cui le guardie si sono recate a portargli da mangiare, il felino era fuggito.

Il Daily Star sostiene che, attualmente, sia in corso un’indagine, per cercare di risalire all’identità del detenuto a cui il materiale ‘incriminato’ era diretto. La prigione, del resto, ha denunciato un aumento di atti illegali, in questo senso. Mai, tuttavia, così spericolati.

Il precedente russo

Neppure un mese prima, presso l’URSS Berr Pub della località di Anapa, è stato catturato un altro micio, colpevole di aver sottratto dalla cassa un fascio di banconote.

Secondo il proprietario del locale, tale Nadezhda Vodolazskaya, si tratta già del secondo tentativo. La prima volta era stato notato da un cliente, che ha raccolto il denaro, non appena l’animale, scappando, lo ha fatto cadere in terra.

…e poi c’è Garfield

Oh no, non quello del Cartoon, ma in carne ed ossa. Un soriano, che ha intrapreso un viaggio straziante, per tornare alla sua famiglia d’origine.

Garfield

Neil Payne, 53 anni, e sua moglie Leasa, avevano deciso di dare il prezioso ‘ospite di famiglia’ in adozione, dopo che i figli, diventati grandi, avevano lasciato l’abitazione, nel Bedforshire.

Leggenda – ma ancor più la scienza – vuole che ‘un gatto ritrovi sempre al strada di casa‘. Possiedono, infatti, i felini, un innato senso dell’orientamento e si affidano al loro finissimo acume, per orientarsi attraverso profumi e suoni che conoscono.

Perciò, 64 Km devono essere sembrati un’inezia al protagonista di questa storia. Una traversata di 7 settimane, per riunirsi ai propri cari.

Quando l’ho visto fuori la porta non potevo crederci, era impossibile che fosse lui. Ma poi ho visto che mi fissava, piangeva, e quando Leasa lo ha chiamato per nome, le è letteralmente saltato addosso“, queste le parole di Neil, attonito, di fronte all’accaduto.

Il fedele compagno domestico era scomparso dalla casa dei nuovi proprietari, ad Enfield, nel nord di Londra, il 20 giugno, lasciando che si perdessero le sue tracce, per oltre un mese.

I nuovi proprietari sono venuti e l’hanno preso l’8 giugno. Non capisco come un gatto che non è mai stato fuori possa trovare la via del ritorno, da Londra“, prosegue l’uomo.

Fatto sta. Da allora, Garfield non si è più mosso. “Non possiamo liberarci di lui adesso. Ha dimostrato che questa è la sua casa per sempre“, ha poi concluso. Alla faccia di chi è convinto che il cane, e solo il cane, possa considerarsi il miglior amico dell’uomo.

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