Non chiamiamolo solo Foulard…

Non chiamiamolo solo Foulard…

Pare che la prima ad indossarlo sia stata una regina… e che regina. Trattasi – udite udite – di Nefertiti, che nel regno d’Egitto ne fece sfoggio, indossandolo sotto ad un copricapo dorato. Gli operai della Roma Antica non ne lesinavano l’uso, per contravvenire al sudore, mentre si perde ormai il conto dei Paesi che ne fecero l’effige, per raccontare i diversi gradi militari. Ma fu sul finire del XIX sec. che il foulard trovò la sua collocazione, alla stregua dell’attuale, come status symbol.

Grace Kelly – Audrey Hepburn – Jackie Kennedy

E se la Regina Vittoria, in Inghilterra (1837 – 1901), era solita adoperarne uno in seta, a partire dagli anni Cinquanta, sex symbol come Brigitte BardotFaye DunawayLauren Bacall e Bianca Jagger seppero promuoverlo ad icona di fascino senza tempo. E che dire di Grace Kelly, che addirittura, per sostenere il braccio rotto, scelse, invece di una fascia ospedaliera, di annodarsene uno alla spalla, firmato Hermès? C’è, poi chi, in momenti più recenti, preferisce, come Lenny Kravitz, viverlo come una sorta di coperta e chi, dal canto suo – vd., Marc Jacobs o Jaden Smith – desidera annodarlo, come fosse un fazzoletto. Esperte del settore, poi, come Lauren Friedman, autrice e illustratrice di 50 Ways to Wear a Scarf (Chronicle Books, 2014), suggeriscono di cercare pezzi unici nei negozi vintage“Un foulard è il modo perfetto per completare il look, con disegni e colori originali,” spiega. Quasi a commentare che non bisogna mai rinunciare a stupirsi.

Nel gioco della moda, lo ricordiamo, tutto è lecito. Sull’argomento – del resto – sono stati scritti fior di trattati e c’è chi ne ha intenzionalmente fatto il must della propria Maison.

Passo passo, finiamo per addentrarci nel 2021. Dunque, come si indosserà, a breve, questo capo, intramontabile, eppure perennemente in trasformazione?

Qualche indizio arriva direttamente dalla Paris Fashion Week, in cui a dettare la rotta sono state le influencer. I modelli sono ampi, poggiati sulle spalle come fossero scialle; annodati e lasciati leggermente inclinati, per un effetto casual e pulito allo stesso tempo. Oppure formato maxi, come detta Chanel, in un’interpretazione certamente disinvolta.

Una visione contemporanea, per un capo di tradizione bon-ton, in cui le regole di cui tener conto, alla fine, sono pochissime:

  • Una sciarpa molto lunga è perfetta se, per completare il look, occorre qualcosa di più pesante. È un bel modo per spezzare un outfit, e al tempo stesso attira lo sguardo su entrambe le parti del look: sopra e sotto”.
  • “Per annodare la sciarpa in modo classico, ma con un tocco stylish, piegate una sciarpa lunga in due e appoggiatela sulla parte posteriore del collo. Infilate una delle due estremità ‘aperte’ della sciarpa in quella chiusa. Piegate la parte inferiore dell’anello su quella superiore. Infilate l’altra estremità libera della sciarpa nel nuovo anello“.
  • Perfetto su un blazer o su una camicia, viene valorizzato al massimo con colori e disegni vivaci. Tirate, dunque, su i revers del blazer e appoggiate una sciarpa lunga sulla parte posteriore del collo, in modo che le due estremità ricadano sul davanti, alla stessa altezza. Ripiegate i revers della giacca sulla sciarpa e regolatela, in maniera che cada nel modo desiderato”.
  • Una grande sciarpa rettangolare è l’ideale quando si viaggia. Può essere usata in moltissimi modi: scialle, coperta, copricostume, etc. etc. etc“.
  • “Per uno stile easy, appoggiate una maxi sciarpa, uno scialle, o una pashmina sulla parte posteriore del collo, e stendetela coprendo le spalle. Semplicemente, portate una delle due estremità sulla spalla opposta”.
  • I carré risultano assai versatili e possono essere portati in tantissimi modi diversi”.
  • Un classico, made Jackie Kennedy Onassis, ma anche attributo, per Audrey Hepburn, in Colazione da Tiffany: piegate un piccolo carré a metà, diagonalmente, per ottenere un triangolo. Appoggiate il foulard così piegato sulla testa: la parte più larga del triangolo proprio all’attaccatura dei capelli, il resto del foulard a coprirla. Annodate, quindi, le due estremità del foulard sotto il mento“.
  • Durag, come per Dior. Maria Grazia Chiuri fa sfilare le modelle, con indosso drappi di seta utilizzati come fasce e bandane. Un look, che offre la possibilità di sperimentare anche con l’hair styling“.
  • Cambio di set. L’ispirazione, questa volta, è Vacanze Romane. Indossate il foulard su una camicetta, lasciando il colletto aperto. Ecco come: piegate un piccolo carré a metà, diagonalmente, per ottenere un triangolo. Iniziando dalla parte più stretta, piegate il foulard più volte (le pieghe devono larghe 5-7 cm) e continuate così, fino ad ottenere un’unica striscia piatta. Fate passare il foulard intorno al collo e chiudetelo con un nodo, che posizionerete a preferenza“.
  • Per lo stile cravatta, scegliete un disegno audace. L’importante è che il foulard sia sottile. Appoggiate, quindi, la stoffa sulla parte retrostante del collo, in modo che una delle estremità risulti più lunga dell’altra. Fate passare l’estremità più lunga sopra, poi sotto quella più corta. Portate l’estremità più lunga davanti a quella più corta e, poi, ancora una volta sotto. Fate passare l’estremità lunga verso l’alto, dietro alla cravatta e poi attraverso l’anello che si è venuto a formare. Tirate verso il basso l’estremità più lunga, attraverso il nodo che avete creato e regolate la lunghezza, facendo scorrere il nodo verso l’alto, per un look più formale, o lasciandolo più basso, per una lettura più casual“.
  • La variante ‘mezzo fiocco‘ prevede una sciarpa larga. Poggiatela sul collo, in modo che i lati ricadano sul davanti, alla stessa altezza. Create un nodo morbido su un lato, più meno a metà fra il collo e la parte finale della sciarpa. Sull’altra estremità, ricavate un piccolo anello, come se doveste iniziare a formare un fiocco, e infilatelo parzialmente attraverso il nodo. A questo punto stringete, regolando il fiocco come più vi piace“.

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