Margot Robbie: la donna che non aveva timore di essere Barbie

Margot Robbie: la donna che non aveva timore di essere Barbie

Vi daremo ciò che non sapevate di volere!” Premessa sintetica ma efficace, che suona come una vera e propria dichiarazione di intenti.

E’ così che Margot Robbie espone al pubblico la sua ultima fatica. Sotto gli occhi della cinepresa guidata da Greta Gerwig – diverse già, in curriculum, le candidature agli Oscar – la Star hollywoodiana interpreterà la bambola della Mattel che, per intere generazioni, ha rivestito un simbolo, anzi, il simbolo, della femminilità.

Margot Robbie in Barbie

Barbie andrà ben oltre le aspettative“, garantisce l’attrice, che è anche a capo del progetto, in collaborazione con i produttori Tom Ackerley e Josey McNamara della LuckyChap Entertainment.

All’idea di un film sulla Barbie, la gente penserà: so già cosa aspettarmi‘”, prosegue l’interprete di pellicole come ‘The wolf of Wall Street‘, ‘Suicide Squad‘, ‘C’era una volta a… Hollywood‘…. “Ma il nostro obiettivo è darvi qualcosa di completamente diverso, rispetto a ciò che vi aspettate“.

A garantirlo, oltre la bionda e intraprendente australiana, il produttore McNamara: “Come ha detto Margot, credi di sapere come sarà il film con Margot nei panni di Barbie… ma Greta e Noah hanno stravolto l’idea e non vediamo l’ora di metterci al lavoro“.

Già, perché si tratterà di un’opera a quattro mani, affiancata, la regista, dallo sceneggiatore Noah Baumbach, partner creativo, oltre che compagno di vita.

Una nuova sfida, dunque, per una donna che ‘bella e brava’ ha già dimostrato di esserlo ed in più occasioni. Non ultimo, il ruolo di Kayla Pospisil in ‘Bombshell-La voce dello scandalo‘, che le è valsa la seconda nomination agli Oscar come attrice non protagonista.

Charlize Theron, Nicole Kidman e Margot Robbie in Bombshell

Un divertissmant, che ha tutta l’aria di volersi trasformare in un gioco serio. Del resto, la fusione con quello che rappresenta un Marchio globale, con vendite superiori a 3 miliardi di dollari in tutto il mondo, sembra assai più che una promessa. Inutile ipotizzare, superfluo cercare di individuare trama, riferimenti e quant’altro. Lasciamoci, piuttosto, suggestionare dall’idea di una rilettura completamente inedita della bambola che, dagli anni ’50 ad oggi ,ha cresciuto e condizionato, accompagnandole dall’infanzia all’adolescenza, la mentalità e i desideri di milioni di bambine. mai sazie di sognare…

LEGGI ANCHE: Il cinema? Oggi me lo porto a casa…

LEGGI ANCHE: Oscar: the show must go on

Commento all'articolo