Junk food? Non ricordo più cosa sia…

Junk food? Non ricordo più cosa sia…

Food trend dell’anno, made in Coronavirus. A sentenziarlo, la classifica stilata dal Whole Foods Market, colosso alimentare statunitense. Una top 10, che vede le ultime tendenze influenzate – quasi che non fosse evidente – dalla pandemia, a cui siamo tuttora esposti.  

Passo primo – anche questo risultato, prevedibile – si fa labile il confine tra i concetti di nutrizione e integrazione. Probiotici, spezie, radici (zenzero, curcuma e via dicendo) fanno man bassa di preferenze, utili come sono per la loro azione preventiva e l’attitudine a rafforzare il sistema immunitario.

Tempo di smart working? E sia. Del resto, lavorare da remoto consente privilegi come – ad esempio – poter riservare più tempo alla prima colazione. Spazio, dunque, a porridge, pancake, avocado toast e uova strapazzate, per un pasto che scala di importanza e assurge a principale della giornata.

Se c’è una cosa che il Covid ci ha insegnato è a non rimanere mai più con la dispensa vuota. Ansia da pandemia al bando, è comunque utile tenere a disposizione una buona scorta di prodotti, a lunga scadenza. Spazio, allora, a pasta, riso, cereali, salse e farina. Pronti per qualsiasi evenienza.

Sarà la necessità d rimanere lucidi, fatto sta che la richiesta di caffeina, non solo nella tradizionale veste di espresso bollente, è aumentata. Si fanno strada, nel percorso alimentare quotidiano, barrette, cioccolato, cereali, gelati, yogurt e dolci… tutti, ovviamente, al gusto caffè.

E se l’idea di healthy si era già introdotta nella nostra dieta, adesso è la volta dei più piccoli. I classici super food si impossessano delle ricette degli omogenizzati e contagiano il persino il reparto baby.

Un po’ come in tempo di guerra, fa il suo revival la cucina del riciclo. Guai a buttare gli avanzi. Oggi ci si ingegna a reinventarli, rielaborarli, reinterpretarli in maniera creativa, pronti, sotto nuova luce, a saziare e deliziare il palato. Sul podio? Bucce di frutta e verdura, ricchissime di preziosi nutrienti e fibre.

Olio E.V.O. Eccolo il Re della tavola. Ma anche i vegetali: quello di nocciole e semi di zucca, as esempio. Tutti, troveranno posto nelle preparazioni, che siano dolci oppure salate.

New entry, invece, il Kombucha, drink dalle componenti zuccherate e alcoliche. Un probiotico eccezionale, ricco di lieviti e batteri, dal gusto dolciastro ed appena frizzante.

L’ispirazione è ai Falafel o anche all’Hummus, giacché i legumi in questione rappresentano una rigogliosa fonte proteica ed energetica. Per al prossima stagione, Ceci a go-go. Benvenuto Medioriente!

Lontano dai pasti, via libera agli snack, certo. La legge – tuttavia – ora è cambiata. I placa-fame hanno il sapore degli ortaggi disidratati. A lunga scadenza, sanno rendersi ancora più appetitosi, grazie all’aggiunta di cannella, cacao fondente e zenzero.

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