Quando Batman dirige un sexy shop…

Quando Batman dirige un sexy shop…

Che Batman fosse dotato di poteri straordinari lo abbiamo sempre saputo, come pure che possedesse una doppia identità. Ciò che, invece, non conoscevamo, era la sua residenza: pare abiti in quel di Cagliari. Che di professione faccia l’imprenditore ma che, una volta abbassate le saracinesche del negozio – notate bene – di oggetti erotici e biancheria osé, assuma la veste di volontario, impegnato a regalare un sorriso ai bambini ricoverati. Proprio alla stregua “dell’eroe che combatte il male a Gotham City, così loro devono lottare contro la malattia“, dichiara Salvatore Monni, il cui impegno, una volta al mese, è di indossare i panni del fantomatico personaggio dei fumetti, per alleviare le sofferenze dei più piccoli.

L’uomo pipistrello, Signore della notte ha, del resto, una storia che arriva da lontano…

Circa cinque anni fa – racconta – ho letto della morte del Batman del Maryland. Era stato investito dopo un guasto alla sua ormai famosa Bat-mobile. Una fine tragica, per un uomo che rallegrava i bimbi degli ospedali. Avrebbe potuto staccare un assegno e invece dedicava il suo tempo agli altri. Ho deciso che dovevo raccogliere quell’eredità, perché un battito d’ali, a Baltimora, può cambiare le cose a Cagliari“. Di qui l’idea. Ordinato il costume – una copia cinematografica spedita dal Canada – il ‘nostro’ si è fatto montare le ‘ali’ sulla sua Corvette del ’78, verniciata di nero opaco. Così, addobbato di tutto punto e con auto al seguito, ha preso a sfrecciare verso gli ospedali Microcitemico e Brotzu, per dare il proprio apporto alle Associazioni del posto.

Mi sono fatto preparare braccialetti con il logo e mini torce che proiettano il simbolo di Batman, da regalare ai bambini. Scherzo con loro. Cerco di incoraggiarli e provo a regalare un sogno. Anche se, alla fine, sono sempre loro che regalano qualcosa a me“, confessa. E, intanto, rievoca la storia di un bambino che, a distanza di anni dalla dimissione, descrive l’ospedale come il luogo in cui incontrava il suo eroe: “Non ripensa ad aghi e sofferenze, niente terapie dolorose o paura. Lui, di quel periodo, ricorda Batman e per me è la cosa più preziosa“.

E come si confà ai Supereroi, che niente ferma, neppure il Covid è bastato, per arrestare la corsa del beniamino. Nel periodo natalizio ha organizzato, assieme “agli amici Spiderman e Jack Sparrow“, una diretta streaming per i giovanissimi pazienti. Assicura, inoltre che, appena possibile, riprenderà gli incontri nelle scuole, dove viene spesso chiamato per tenere lezioni di educazione civica.

Ormai – d’altronde – in città lo conoscono tutti: “Ogni tanto qualcuno mi chiama per organizzare feste, ma io non sono un animatore. Non faccio queste cose. Io ho una missione e voglio condurla con onore. Non prendo soldi; per quello ho il mio lavoro“. Monni – va detto – è proprietario di uno tra i più grandi sexy shop della Sardegna. E quando gli viene chiesto se questo gli abbia mai suscitato imbarazzo: “Ma assolutamente no“, risponde sicuro. “L’imbarazzo è per le mentalità provinciali. Anzi, sono orgoglioso del mio lavoro e mi ritengo tre volte fortunato. Primo perché ho un lavoro e di questi tempi non è scontato; secondo perché ho un impiego che mi piace e terzo perché sono il proprietario. Cosa posso volere di più? Diventare ricco, forse? Ma no, non fa per me. Preferisco dedicarmi agli altri“.

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