Gorgonie: l’universo vivace in fondo al mare

Gorgonie: l’universo vivace in fondo al mare

Gorgonie, ne avete mai sentito parlare? I Coralli del Mediterraneo, come in molti le conoscono, racchiudono in sé un qualcosa di magico. Sono anch’esse un esempio di camouflage, perfettamente riuscito, da parte di Madre Natura. Quelli che, infatti, appaiono con le sembianze di alberi, altri non sono, se non minuscoli polipi, aggregati in una sorta di community, indispensabili per la conservazione di numerose specie marine.

Studiate da biologi, subacquei e scienziati, sono in grado, per loro stessa natura, di sedurre non solo gli esperti. Pensate, se ne contavano, un tempo, più di 1.900 specie. Poi le classificazioni sono cambiate, ma il fascino, quello, rimane tuttora intatto.

FIGLIE DI UN INGANNO

La forma è arborescente, con un corpo centrale – sorta di impalcatura portante: (sclerasse) – da cui partono, poi, le diverse ramificazioni (cenenchima). Tuttavia, per quanto facciano di tutto per assomigliare ad enormi cespugli colorati sono, a tutti gli effetti, animali. Coralli che, diversamente da quelli tropicali, sono caratterizzati da una proteina (gorgonina), capace di preservarne robustezza e flessibilità. Forma di salvaguardia, a fronte delle correnti subacquee.

Ed è proprio posizionandosi perpendicolarmente alla corrente principale che riescono a procurarsi il cibo.

ANIMALI DA COLONIA

Al pari di meduse ed anemoni, fanno parte del phylum (termine usato nella classificazione zoologica, per indicare la categoria superiore alla classe) degli Cnidari. Ciò nonostante, al contrario dei lontani parenti, non sono organismi solitari. Vivono, anzi, in colonie organizzate, adoperandosi – per così dire – l’un per l’altro. Ciascun elemento si distingue per un compito ben distinto: chi è addetto alla cattura del cibo; chi si occupa della difesa, chi, ancora, della riproduzione.

PENNELLATE DI POESIA

Osservarle da vicino è un vero spettacolo: bianche, rosse, gialle, perfino miscelate nelle sfumature… trasformano i fondali in meravigliosi e variopinti giardini sommersi. Va detto – però – come del resto esperienza insegna, che gli accenti di colore non sono fini a se stessi. Queste insospettabili foreste sono fondamentali per la biodiversità dal mare. Costituiscono il supporto per la vita di centinaia di specie e ne garantiscono, persino, per alcune, la riproduzione. Sono numerosi i pesci, dagli squali ai calamari, ad altri molluschi ad affidare alla nebulosità dei rami il rifugio per le proprie uova, al riparo da possibili predatori.

AMANTI… VECCHIO STAMPO

Niente sesso, siamo inglesi‘, verrebbe da dire. Solo in tarda estate, per un giorno, maschi e femmine si sincronizzano per l’emissione dei gameti. Si tratta, insomma, di una sorta di corteggiamento per corrispondenza, di cui si conosce ancora poco. Del resto, concepire un uovo, per la gorgonia, rappresenta una vera e propria impresa. Si va da febbraio ad agosto dell’anno successivo, periodo in cui ogni polipo produce – in media – 13 uova, grandi 400-500 micron.

UN’ULTIMA NOTA

Va fatta nota delle difficoltà, accresciutesi negli ultimi anni, derivate dal Global Warming. Le alte temperature ledono gravemente ad ecosistemi così delicati. Necessario, dunque, tutelarli. Proteggerli, affinché non si abbiano a perdere.

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