Tutti a scuola, ma a ritmo di esitazioni, ripensamenti, polemiche

Tutti a scuola, ma a ritmo di esitazioni, ripensamenti, polemiche

Un caso su tutti, Roma. “La voglia di tornare sui banchi non manca, specialmente per i bambini più piccoli“, resocontano i dirigenti d’Istituto. Tuttavia, “inutile nasconderlo: nei giorni di zona rossa (quando le scuole erano chiuse, ndr), i bambini hanno giocato insieme, al parco, senza mascherina. Bisogna essere accorti, seguire le misure anti-contagio“. Si riapre, dunque, da domani, ma con estrema circospezione. L’aspirazione alla normalità, del resto, sfuma, di fronte al timore di nuovi contagi.

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Così, almeno, dal racconto dei presidi, considerati pure i casi delle famiglie finite in quarantena, dopo le positività, riscontrate in seguito ai due giorni di riapertura pre-pasquale.

Insomma: “La paura c’è, speriamo bene“, è l’augurio. Alle superiori, gli studenti rientrano al 50% in presenza e l’altra metà in didattica a distanza: “E’ lì che abbiamo qualche caso, una dozzina circa”, si spiega, ad esempio, da quel del Liceo Mamiani.

Luca Mezzaroma, referente Covid del Kennedy, ammette: “La situazione non mi sembra molto diversa, rispetto a quando è stata disposta la chiusura. Una parte delle famiglie è contenta del rientro in presenza. L’altra metà ha grandi timori“.

Perplessità legittime, se si ragiona sulla situazione vaccini, tutt’ora insoluta. Dalla Regione fanno sapere che, tra personale di nidi, materne, elementari, medie, superiori, paritarie, Afam (Alta formazione) e Università sono state distribuite oltre 110 mila dosi. Tra queste, però, non compaiono quelle riservate ai circa 4 mila prof over 65, esclusi da Astrazeneca, che, appunto, è rivolta ad adulti di fascia inferiore.

C’è anche – si aggiunge – chi il vaccino non se l’è fatto per paura“. Evento, di questi tempi, non del tutto inconsueto. “Io però mi fido della scienza e farò anche il richiamo, nonostante la mia prima dose facesse parte del lotto di Astrazeneca sospeso dall’Aifa“, rende noto la dirigente del Mamiani, Tiziana Sallusti.

L’inquietudine c’è, come anche problemi di spazio“, spiega, dal canto suo, Mario Rusconi, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi del Lazio. “Nei prossimi giorni invieremo a Roma Capitale e a Città Metropolitana una lettera, per capire che fine abbiano fatto i 300 locali degli ex custodi, alcuni occupati abusivamente. Potrebbero diventare aule“.

Già in data odierna, intanto, gli studenti delle superiori potranno fare un tampone rapido nei drive-in della Regione, gratuitamente e senza ricetta. E, sempre domani, ripartiranno anche le linee S di Astral. Tra le novità, a tal proposito, l’aggiunta della S15-Acilia, nata per decongestionare la ferrovia Roma-Lido.

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