Barilla e quel concorso che sa di avveniristico

Barilla e quel concorso che sa di avveniristico

Chi ha un’idea batta un colpo. Soprattutto, la invii all’indirizzo della Barilla, che è in cerca di una mente fervida, in grado di soluzionare un nuovo formato di pasta. La storica Azienda si fa battagliera, in quanto ad innovazione, intenzionata come è a rivoluzionare l’esperienza gustativa dei propri consumatori.

Questi, almeno, i presupposti con cui si avvia l’ultimo contest: Barilla New Pasta Shape, iniziativa che consente, a chiunque lo desideri, di cimentarsi nell’invenzione di un personale tipo di pasta secca, da sottoporre alla valutazione del team, esperto del brand. Verranno considerati – si comunica – l’aspetto estetico, funzionale e gastronomico del farinaceo.

Fermo restando che il manufatto in questione dovrà al meglio veicolare i valori del marchio, fino al prossimo 4 giugno, le porte resteranno aperte a chiunque (maggiorenne e di qualsiasi nazionalità) vorrà farsi avanti con la propria proposta. Si concede di spaziare, sia per quanto riguarda la forma (corta o lunga), sia per quel che concerne la finitura (dal super liscio al super ruvido), nonché le materie prime di riferimento.

Dal precedente concorso, i tre formati vincitori

Nel bando, pubblicato sul sito Desall.com, si evince che i partecipanti potranno, nella costruzione del rispettivo progetto, ricorrere anche a prodotti alternativi. Farina di grano, mais, legumi… con l’unica accortezza che, a cottura avvenuta, la nuova nata non si abbia a perdere in consistenza, né si rompa e, beninteso, rimanga al dente. Unico vincolo: niente additivi (coloranti, emulsionanti aromatizzanti), assolutamente vietati.

Il formato – stando al bando – “dovrà interagire in modo funzionale con il condimento, mescolando, contenendo o trattenendo il sugo, per creare un effetto policromatico e fornire un’esperienza gastronomica appagante“. Per la pasta corta è ammessa una lunghezza di 45 +/-15 mm e un diametro di 15 +/- 5 mm. Per la lunga, si arriva fino a 200-300 mm.

I progetti caricati online – con testo in lingua inglese, giacché la competizione è a largo raggio – andranno corredati da immagini, meglio se render 3D o prototipi. Dopo un’attenta disamina, a luglio la giuria decreterà il vincitore, che si aggiudicherà il premio in palio, del valore di 4mila euro.

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