Artisti in vetrina. Torpignattara chiama

Artisti in vetrina. Torpignattara chiama

Saltimbanchi. Quante volte ci siamo immaginati, di più, vissuti, come veri equilibristi, capaci di rimanere saldi, anche di fronte alle situazioni più assurde. Ci inerpichiamo, per la vita. Poi ci giriamo, e guardando indietro, ci domandiamo se quel percorso l’abbiamo fatto davvero noi.

Ma, fin tanto che siamo presi a combattere, non c’è tempo. La testa si carica di idee per continuare. Ci indaffariamo a fare, fare fare… Ci stanchiamo, ci sfianchiamo, pur di non arrenderci alla sensazione che pare volerci inghiottire.

Manuela Scozzafava

Performance di body painting, esposizione di quadri e sculture e creazioni con la stampante 3D. Eccola, allora, la raffigurazione – tanto per fare un esempio – di una Roma, nuova e antica insieme. Le vetrine dei negozi, quelle delle botteghe che, qui, stranamente, ancora sopravvivono, si animano. E il quartiere di Tor Pignattara si veste a luogo d’esposizione, in una sorta di alleanza tra artisti e commercianti. Ma potrebbe chiamarsi, ugualmente, Flaminio, Pigneto, Esquilino, Balduina, San Lorenzo… che tanto, il sentore è sempre il medesimo.

La voglia, anzi la bramosia – che gli istinti, se repressi a lungo, si rappresentano più feroci – è di riemergere dal nero, il più velocemente possibile. Il buio, oggi, si chiama pandemia, ma che importa? Ci si allea, questo conta. Ci si sceglie, per farsi forza. Per non vedersi perduti. Si organizzano catene, solidarietà necessaria per non soccombere.

In questi mesi, abbiamo pensato ad una serie di eventi ed iniziative, per stringere un più forte legame di comunità e di quartiere, che ne segni in qualche modo la rinascita. Così sabato 24, dalle 10, i negozi, su via di Tor Pignattara, ospiteranno la prima edizione di Artisti in vetrina“, spiegano gli organizzatori. “Un’occasione, per riscoprire e valorizzare le attività di prossimità, molte delle quali botteghe storiche”.

Sfilerà, affacciandosi alle verine di negozi storici della zona, ma anche di tabaccherie, ottici, librerie, profumerie, farmacie, persino pasticcerie, per proporsi agli astanti, il talento di body painters, pittori e quant’altro. Anime elevate, con l’esigenza di mostrarsi, esibirsi, farsi conoscere, in un intento di rinascita collettiva.

Sarà un momento importante, perché darà la possibilità, agli abitanti, di conoscere le attività commerciali della zona; mentre, per i negozi, sarà lo spunto per iniziare un percorso di rinnovamento e ripartenza commerciale. Un vetrinista esperto, poi, guiderà le attività al restyling delle vetrine”.

E’ vero. Siamo fermi. Immobili. Allora guardiamoci, che il momento è quello giusto. Celebrare la vita nell’attimo in cui la si vede scivolar via non è mai semplice. Ma è l’unica misura del nostro esistere. L’unico valido requisito per andare avanti e non accontentarsi di sopravvivere è vivere. Proprio adesso.

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