Hello Summer: la mossa – vincente? – di Federalberghi

Hello Summer: la mossa – vincente? – di Federalberghi

Ci siamo, quasi. Nel senso che, proprio in data odierna, ci si riunisce, per deliberare riguardo al Coprifuoco, posticipando – se tutto va come deve andare – le chiusure dei locali alle 23.00, se non anche alle 24:00. Ci attendono un ulteriore allentamento delle misure anti Covid; nuovi e più aggiornati parametri Rt, su cui far riferimento; riaperture. Insomma, a Palazzo Chigi c’è un bel daffare. Ieri, agli Internazionali di Tennis, era presente pure il Ministro Speranza: “È bello rivedere il pubblico in sicurezza ad una manifestazione sportiva”, da detto. E, poi, si è sbottonato: “Possiamo proseguire con ragionata fiducia nel percorso di graduali riaperture delle altre attività, mantenendo ancora la necessaria prudenza“. Mai parole suonarono più dolci… e, aggiungiamo noi, speriamo pure profetiche.

Gli fa eco, del resto, dal canto suo, pure Sileri: “Da domenica scorsa, abbiamo due milioni in più di Italiani che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino e un milione in più, che ha completato il ciclo vaccinale. Significa che stiamo superando il virus. Finalmente, possiamo tirare un sospiro di sollievo“. Al suo seguito, i dati, in netto miglioramento.

Per la prima volta, da ottobre, le vittime scendono sotto quota 100 e i contagi si fermano a circa 5700 positivi“. Parole, queste ultime, di Di Maio, che si accoda, nell’analisi, a quella del Sottosegretario alla Salute: “Lo dobbiamo fare, anche per diventare davvero attrattivi per i turisti e permettere ai nostri ristoratori e commercianti di lavorare al meglio, così da rimettere in moto l’economia del Paese“.

Già, turismo, e qui ‘casca l’asino’. L’annus horribilis della pandemia ha messo il settore in ginocchio, con una perdita di 233 milioni di presenze (-53,4% rispetto al 2019 e, in alcune località come le città d’arte, oltre il -80%), mettendo sotto scacco alberghi ed affiliati. Adesso, alla luce delle ‘pochissime’ ma pur sempre benvenute certezze Federalberghi si dichiara pronta a ripartire. In occasione della 71/a Assemblea Nazionale, lo scorso sabato, “poter dire di essere qui riuniti, oggi – si è ammesso – è già una conquista, dopo lunghi mesi di chiusure ed incertezze“.

E la richiesta al ministro Garvaglia – presente all’evento – si è rivolta, soprattutto, in direzione dei vaccini. Si preme, da una parte, affinché vengano presto immunizzati operatori di hotel, ristoranti, ma anche supermercati etc., in modo da accogliere chi viaggia in tutta sicurezza; in secondo luogo, perché sia esplorata la possibilità di vaccinare, anche chi è in vacanza. “In vista dell’estate – risponde il diretto interessato – sarà importante consentire agli Italiani di ricevere la seconda dose, in una Regione diversa da quella in cui si è ricevuta la prima, al fine di agevolare l’organizzazione e la prenotazione delle vacanze“.

Il meccanismo, dunque, per quanto ancora un po’ arrugginito, si muove e ce la mette tutta per superare quella serie di ostacoli, che si interpongono tra i cittadini e l’estate, tanto attesa.

Dal punto di vista economico, è sempre Garavaglia a parlare di ‘decontribuzione‘: “Quello che serve a chi lavora è avere la possibilità di ripartire, di fatturare e poter investire nel proprio capitale. Questo è il primo obiettivo e vedrete che, nel decreto c’è, per il settore, una riposta molto importante“.

Purtroppo, dopo un 2020, che ha visto un calo del 54% del fatturato, il nuovo anno si è aperto, all’insegna di un ulteriore peggioramento. Nei primi quattro mesi, le presenze dei turisti negli esercizi ricettivi sono diminuite del 85,6% rispetto al corrispondente periodo del 2019. La stagione invernale è saltata del tutto, quella primaverile non è ancora partita. Se non ci sarà un cambio di prospettiva, in tempi brevi, i risultati del 2021 si potranno rivelare, addirittura peggiori di quelli del 2020“.

E’ questa la fotografia di un Paese – il nostro – vessato da una pandemia, che davvero non ci ha risparmiato nulla. “Usando la metafora del golf – chiosa il Ministro del Turismodiciamo che partiamo con l’handicap… Un lusso che possono permettersi solo i campioni“. Ma conclude, con fare positivo: “In passato, il turismo ha sempre mostrato una buona capacità di reazione agli eventi traumatici. Confidiamo che vada così anche stavolta“.

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