A Veules il Paese delle rose… ma c’è di più

A Veules il Paese delle rose… ma c’è di più

576 abitanti possono fare un villaggio? Parrebbe proprio di sì, stando a quel che accade in Normandia. Del resto, il Paese non ha fatto, per secoli interi, che attirare artisti, letterati e politici, causa le peculiarità per cui si contraddistingue.

Tra queste, Veules-les-Roses, conosciuto dai più come il Paese delle Rose, realtà che sorge sul fiume più piccolo della Francia, il Veules – per l’appunto – e unisce – questo, quanto lo caratterizza – i piaceri del mare a quelli, bucolici, della campagna.

E come non rimanere, visitandolo, affascinati dal ruscello, che si accompagna a distese infinite di rose, profumate e coloratissime, mentre ogni angolo ci riporta a panorami familiari, grazie alla massiccia presenza di dipinti impressionisti di modello francese?

Il borghetto offre uno spaccato di eleganza d’altri tempi, arredato dalle tipiche case in legno della Normandia o i mulini, che costeggiano il fiume, trasportando i visitatori in epoche lontane, a stretto contatto con la fiaba.

Di recente inserito nella lista dei paesi più belli della Francia, suo punto di forza sono, come immaginabile, i paesaggi fioriti, protagoniste le rose, maggiori, per quantità, persino delle abitazioni.  

E, se il viaggio è perfetto per chi è in vena di romanticismo, le famiglie ne risulteranno altrettanto deliziate. La Costa d’Alabastro, poco distante, è tra le poche rocciose della Francia. E poi c’è il verde dei terreni, accoglienti e ricchi di tipicità, anche dal punto di vista gastronomico.

Lostrica di Veules rappresenta un’eccellenza, in questo senso. Una specie, reperibile unicamente in questa zona, dal sapore deciso, ma molto meno salato di quello a cui siamo avvezzi.

OSTRICHE GRATINATE… ALLA FRANCESE

Prelibata, si rivolge, la ricetta in questione, ai palati più raffinati. Potete servire le Ostriche in pirofile monoporzione, per un’idea creativa, sorta di finger food, da spilluzzicare durante un buffet o un apericena. Da accompagnare, volendo, a verdura fresca, bicchierini di code di gambero e salsa cocktail e, perché no, un meritato sorso di vino bianco…

INGREDIENTI:
  • 16 Ostriche
  • 2 Scalogni
  • 1 spicchio di Aglio
  • 1 Limone bio
  • 100 gr di Pangrattato
  • 10 cl di Vino bianco secco
  • 100 gr di Burro
  • Sale e Pepe

PER GUARNIRE:

  • Limone bio
  • Prezzemolo fresco
PREPARAZIONE:

Sbucciate l’aglio, lavate il prezzemolo e preparate un trito, aggiungendo la scorza di limone grattugiata.

Lavate le ostriche sotto l’acqua corrente e apritele, eliminando la parte piatta del guscio. Filtrate l’acqua e tenetela da parte.

Mondate e tritate gli scalogni, uniteli al vino in un tegame, versatevi l’acqua delle ostriche e portate a bollore, lasciando cuocere per 5 minuti.

Filtrate, tenete da parte il liquido e trasferite la parte solida in una ciotola. Amalgamate quest’ultima con il burro e il trito preparato, salate leggermente e pepate. Riponete, quindi, in frigorifero e lasciate riposare, per 3 ore.

Disponete le ostriche su una teglia, distribuitevi sopra il burro all’aglio, irrorate con il liquido tenuto da parte e cospargete con il pangrattato. Cuocete le ostriche sotto il grill del forno ben caldo (220 °C), finché il burro sfrigolerà e il pangrattato sarà dorato e croccante.

Servitele, al fine, con limone tagliato a spicchi e una spolverata di prezzemolo, tritato fresco.

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