Aggiungi un Titanic… ad un Titanic

Aggiungi un Titanic… ad un Titanic

Non c’è verso, sono sempre loro. Questi Orientali che ci copiano e, quando lo fanno, sono arci-bravi. Talentuosi da fare invidia. Privi di fantasia, forse. Ma veri e propri artisti, se si tratta di imitare e performare quanto già esistente. Così è, pure se si parla di – udite udite – ricostruire il Titanic. Del resto, ambiva ad essere ‘solo’ il transatlantico più imponente del Mondo, che ci vorrà mai? Bando alla ciance, un corposo team di ingegneri e operai è alle prese, proprio in questi giorni, con l’operazione. Una riproduzione ‘perfetta’ – e come potrebbe essere altrimenti? – dell’originale, ovviamente Made in Cina, lunga, precisamente, 269,06 metri e larga 28,19.

Vi state chiedendo perché? Semplice, per ottenerne… un parco a tema. Ecco, dunque, che il racconto di una tra le più devastanti tragedie nautiche di cui si sia a conoscenza, si trasforma, per l’occasione, in una fonte di divertimento. E di reddito. Poco importa che siano morte oltre 1500 persone.

Erano le 23:40 del 14 aprile 1912, quando ‘il gigante’ urtò un iceberg, cominciando a imbarcare tonnellate d’acqua, fino ad inabissarsi, alle 2:20 del mattino successivo.

La storia la conosciamo tutti e, in questo, James Cameron ci ha sicuramente aiutati. Ma l’idea di prendere a spunto gli accadimenti per un’ambientazione ludica, a ben pensarci, suscita un certo raccapriccio. E, a corroborare il sentimento, il nome, pensato per questa inedita edizione di quella che, allora, era considerata una vera e propria potenza dei mari. Quanto di più evoluto e tecnologico, a fronte delle condizioni ancora incerte dei molti (emigranti, poveri…) che ivi salirono a bordo.

Ebbene, presso la contea di Daying, nella vasta provincia di Sichuan, tutto questo si perde via, per far posto al nuovo ‘Titanic‘. Questo sì, ‘Inaffondabile‘.

La versione del Sol Levante offrirà ai visitatori il corrispettivo, nel dettaglio, dei ristoranti, i pontili, le immense sale interne e la famosa prua… Saranno disponibili 835 cabine, diversi teatri, zone banchetti e anche una piscina. L’unica differenza è che l’odierno progetto non correrà alcun rischio di collisione, poiché non solcherà alcun Oceano. Ancorato – e tale rimarrà nei secoli – sul fiume Qijiang, a circa 130 chilometri dalla capitale Chengdu, sarà ben lungi dall’aggressione del mare.

L’opera bizzarra, i cui lavori sono stati avviati nel 2016, è costata oltre un miliardo di yuan (circa 130 milioni di euro) e ha comportato – come da previsioni – un impiego di materiali stratosferico. Se si considera solo l’acciaio, la stima è di oltre 23 mila tonnellate, finora impiegate.

Il Titanic, quello vero, salpò per il suo viaggio inaugurale da Southampton, Inghilterra, in direzione New York, il 10 aprile del 1912. Presuntuoso e aggiornatissimo modello di piroscafo, con l’orgoglio – giustificatissimo e in totale buona fede – di chi aveva badato al progetto. Per quanto riguarda il restyling di cui sopra, non si conosce ancora la data di ‘immatricolazione’. L’australiana Blue Star Line, che ne gestisce ‘appalto’, aveva considerato, come auspicabile, il 2022, ma la pandemia, anche in questo caso, ha fatto il suo.

Non resta, dunque, che attendere. Fermo restando che ora, come allora, gli auspici non sembrano, pur se per ragioni ben diverse, i più promettenti…

LEGGI ANCHE: Titanic: tragedia dalle mille contraddizioni

LEGGI ANCHE: Dietro la cinepresa: segreti e curiosità su film leggendari

Commento all'articolo