Chalet Anna: perla nella perla di Ortisei

Chalet Anna: perla nella perla di Ortisei

Diario di bordo. Siamo in macchina, diverse ore di viaggio davanti, ma con il cuore pieno e quell’impercettibile tremolio addosso, che ci fa sentire vivi. Quello che stiamo per affrontare è un viaggio verso la felicità, del resto. Dunque, non potrebbe essere che così.

Sapete quando l’immaginazione corre, al punto tale da prefigurare le sensazioni… sentire già gli odori o incarnarli, attraverso i ricordi; pregustare i sapori e poi, a mo’ di elastico, recuperare quella precisa sferzata allo stomaco, che avete provato ‘la prima volta’? Ecco, così si delinea, sovente, il senso del ritorno.

D’altronde: Where you feel at home. Aprite la pagina del sito e il claim vi si pone immediatamente di fronte, quasi fosse un imperativo. Un dovere, per chi, oltre lo schermo, sta ‘lavorando per voi’. Un diritto, per godere, da parte degli ospiti, dei privilegi di un meritato periodo di ferie.

Dunque, i comfort vengono sciorinati, ad uno ad uno:

Procedendo nella lettura, la seconda promessa: Appartamenti di lusso con sauna finlandese privata. Fermatevi e riflettete un secondo. Ciò significa che ogni realtà abitativa possiede, al suo interno, un esclusivo ‘ristoro’ per gli avventori. Un luogo appartato – che di questi tempi è un doppio pregio – ed intimo, in cui coccolarsi, in completo relax, per tutto il tempo lo si desideri.

Se scorrete ancora con il mouse, si evince che ogni singolo spazio è stato progettato, secondo uno stile unico. Non sono moltissimi, per quantità, ma è proprio questo forse, l’aspetto che li rende ancor più preziosi. Sorta di Mecca per gli estimatori del benessere, inteso come slow time.

Pavimenti in legno e pietra incorniciano, per ciascun micro-cosmo, le varie camere e il soggiorno. E se i bagni, ampi e spaziosi, comprendono – oltre alla chicca di cui sopra – doccia e/o vasca deluxe, i servizi separati rappresentano un’ulteriore accortezza verso il cliente.

Il rifugio ideale d’inverno, quando fuori il gelo penetra nelle ossa e ci si può rigenerare accanto al fuoco accogliente del camino. L’avamposto di genere in estate, quando ci si affaccia e si scorgono, neppure troppo distanti, le cime del Sassolungo. Ai piedi, Ortisei, con quel suo fare eternamente signorile. Accogliente ma aristocratica. Servizievole, ma senza mai piegarsi.

Ma i ‘Monti Pallidi’, così come vengono anche denominate le Dolomiti, non sono il solo motivo per cui spingervi fin qui. Potremmo accennare ai sentieri escursionistici, rimarcare sui rifugi di montagna, in cui rubare un momento di ristoro costituisce un vero piacere. Basterebbe accennare alle infinite scelte, a privilegio degli sportivi. La zona della Val Gardena è – d’altronde – l’Eden, per gli appassionati di mountain bike. Ma quello che a tutti gli effetti, è ritenuto Patrimonio Naturale dell’Unesco, è anche la sede predisposta per praticare nordic walking, parapendio, equitazione, golf e naturalmente, l’immancabile sci.

Stabilita la cornice, la protagonista del nostro racconto è un’Azienda, come molte da queste parti, a carattere familiare. Ma i Welponer, lo si intuisce subito, possiedono ‘quel tocco in più’. A rimarcare la differenza, qui, è l’equilibrata dignità con cui la padrona di casa si pone nell’accogliere i nuovi arrivati. Il sorriso, gentile, le attraversa il volto e intanto incede, nutrita da un certo fare nobiliare che, in questo posto, non potrebbe rappresentarsi altrimenti. Carisma, è così che lo chiamano. Eppure sembra un accento dal sapore dimenticato… Poi c’è Lei, Gundi, l’anima vivace di questa fetta di Paradiso.

Nella patria del gelo il suo cuore è caldo. Glielo si intravede nello sguardo, fiero e brillante, nel modo di porsi, schietto ma garbato. Se ci si sofferma appena ad osservarla, si comprende, al di là dell’aspetto da principessa, un animo da guerriera. E, come in ogni favola che si rispetti, non manca neppure il principe consorte, avvenente e dalla bionda chioma. E poi il cane, affettuoso, il gatto, malandrino… Insomma, tutto quello che ci si potrebbe aspettare, ma con un accento in più.

Potremmo raccontarvi tanto ancora ma, probabilmente, ha ragione Gundi, con il carattere pratico che la contraddistingue. “Non abbiamo voluto fare neppure la brochure, perché il sito parla da sé“. E già, c’è un momento in cui le parole assumono un che di superfluo; mentre qui nulla lo è.

Piuttosto, ritorniamo a noi… diario di bordo. Giorno primo. Scendiamo dalla macchina e il Sole, ancora, è alto. Sembra averci aspettato, prima di allontanarsi. Chissà, forse un modo per salutarci, per raccontarci che, financo stavolta, siamo graditi. Vuole sedurci da subito, il birbante…

Scendiamo e ci avviciniamo alla vetrata. Qui tutto sa di casa. Buffo… Where you feel at home. E quella che, in apparenza, è solo una scritta, si rianima, a partire da dentro. Si rispolvera una sezione d’anima dimenticata, o solo a riposo e si fa largo l’idea – dal sapore inaspettatamente intraprendente – che, per la prima volta da tanto, finalmente, si è davvero in vacanza.

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