Australotitano: grande come… venite a scoprirlo

Australotitano: grande come… venite a scoprirlo

L’Australia, a quei tempi, era ancora attaccata all’Antartide. Eppure Lui era lì, sauropode erbivoro vissuto nel Cretaceo, tra i 92 e i 96 milioni di anni fa. È quanto emerge dalle più recenti stime dei paleontologi. ‘Cooper‘, soprannome con cui è stato informalmente battezzato il nuovo dinosauro, era lungo – per intenderci – come un campo da basket e alto come un edificio a due piani. Raggiungeva, in pratica, una dimensione compresa tra i 5 e i 6,5 metri all’anca e in 25-30 metri, in lunghezza.

L’Australotitan cooperensis…

…per adottare una terminologia scientifica, rappresenterebbe, nell’accezione, la perfetta combine tra un ‘titano del sud’ e il torrente, sito nei pressi del luogo in cui sono stati repertati i primi resti della creatura. Era il 2006, allora, e il rinvenimento è stato effettuato nei terreni di un allevamento di bestiame, in quel di Eromanga, nel Queensland.

Si parla, figuratevi, del dinosauro più mastodontico d’Australia, tra i primi cinque al mondo, accanto a un ristretto gruppo di Titanosauri, di cui sono state trovate tracce, precedentemente, solo in Sud America. “Scoperte come questa sono solo la punta dell’iceberg“, fanno sapere gli esperti.

La conferma che si tratti di una specie inedita, d’altronde, giunge dopo diciassette anni di ricerca, necessari per dissotterrare prima e confrontare poi le ossa di ‘Cooper’ con altro materiale. I team dell’Eromanga Natural History Museum e del Queensland Museum hanno adoperato una tecnologia digitale di ultima generazione, per scansionare in 3-D ogni frammento. “Per essere sicuri che l’Australotitan fosse una specie diversa, abbiamo dovuto confrontare le sue ossa con quelle di altre specie del Queensland e del Mondo”, raccontano. “È stato un lavoro molto lungo e scrupoloso“.

Non solo…

Una serie di ulteriori scoperte di scheletri di dinosauro, sempre in zona, e di una roccia che si suppone fosse un sentiero battuto dai sauropodi, sono ancora in attesa di uno studio scientifico completo. “Il paleo turismo è un fenomeno a livello globale, quindi ci aspettiamo molto interesse internazionale, quando riapriremo i nostri confini“, fanno sapere gli abitanti del posto. E prefigurano già ulteriori accadimenti: “Abbiamo trovato un paio di piccoli teropodi in Australia… ma non avrebbero potuto disturbare l’Australotitano. Il che suggerisce che c’è un dinosauro predatore molto grande, da qualche parte. Solo che non l’abbiamo ancora trovato“.

Come a dire che la scienza non si ferma e la curiosità neppure, nei confronti di un mondo apparentemente lontanissimo. In realtà, così vicino da poterlo, sempre più dappresso e più di frequente, sfiorare.

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