Truccami… come d’estate

Truccami… come d’estate

Lo abbiamo già accennato diverse volte, il Make up della stagione estiva 2021 ha il sapore della libertà. Per questo, al di là della tendenza nude, si dipinge di fantasia e di colore, facendosi portavoce – ora come non mai – della storia personale di chi lo indossa. Trucco, insomma, non solo a copertura o ad abbellire, ma come segno di riconoscimento, espressione della personale individualità, per raccontare, post pandemia, chi siamo e cosa abbiamo da dire, da qui al domani.

Un maquillage – e questa, forse, è la vera novità – che si adatta a tutte, dai 18 ai 90 anni, inclusivo e sempre più vivace. “Ora ci si veste e ci si trucca per noi stessi. E si indossa il make up, con palese orgoglio“, assicurano gli esperti.

I trend che lo descrivono lo testimoniano, a cominciare dal…

GLAM. ‘A me gli occhi, please‘. Potrebbe essere questo lo slogan per, al meglio, raccontare un look, teso a sottolineare essenzialmente lo sguardo. Qui, si gioca con tonalità metallizzate e forme definite. L’aspetto, lo dicevamo, è glamour, ma il tocco leggero. Occhi in primo piano, pertanto, a distogliere l’attenzione dalla mascherina, che copre il resto del volto e donare luce alle espressioni. Alla gogna gli accenti gotici, che c’è bisogno di tirarsi su, gli ombretti la fanno da padroni e, al loro seguito, le ciglia, rinfoltite e volumizzate, quanto più possibile. D’altronde, non esiste femme fatale che non faccia uso del mascara…

BLUR. Letteralmente sta a significare sfumato. Immaginate, quindi, al cospetto del trucco in questione, un procedere soffuso, reso al meglio da una generazione di prodotti assolutamente nuovi, dall’allure polverosa e vellutata. Il tutto si materializza, in pratica, in un effetto “che arriva a toccare tempie e zigomi. Il rossore è diffuso, come dopo aver fatto sport o una corsa“. Come a sottolineare, citando una nota canzone di Baglioni, che ‘La vita è adesso‘…

DO IT FOR YOURSELF. L’approccio entusiasta la governa su tutti. Dunque, bando alla perfezione tecnica e spazio, al contrario, all’improvvisazione. Largo, piuttosto, alla ricerca di un’espressione totalmente personale e scientemente unica, di una bellezza che non vuole essere omologata. Si procede – su tali premesse – passo passo, a suon di coraggio, assumendosi anche il carico di possibili ed eventuali errori che, per ciò stesso, tali non sono o non sono da considerare.

E, se di eccessi si tratta, allora largo al bold, al ‘sopra le righe’, a quanto, insomma, ci sazia di esistenza. Discorso, che vale per gli occhi, ma pure per le labbra, sature di sfumature, adesso che torniamo a respirare e desiderose di farsi ammirare. Dal rosso scarlatto al vinaccia. Dal fucsia all’arancio fosforescente.

Affamate di baci, da non lasciarsi scappare…

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