Se questo non è ‘green’ diteci voi cosa…

Se questo non è ‘green’ diteci voi cosa…

La salute del mare? Dipende anche da te. O meglio, da noi. Sì, sì, sappiamo che l’argomento, più che noto, è ormai abusato, ma non si tratta ‘solo’ di un modo di dire. Persino quel che finisce nel rubinetto o quel che si getta negli scarichi ricade, in termini di influsso, sull’ambiente. E siamo ben coscienti di non aggiungere nulla di nuovo a quel che già si sa.

C’è, però, un fatto e cioè che Worldrise, Associazione no profit, ha lanciato la campagna 30×30, sostenuta da Cosmo. Un modo per sensibilizzare il pubblico, più o meno esperto al riguardo. Sequenza di ‘buone e sane abitudini’, da adottare per preservare il Pianeta.

Gli esperti sono concordi, dunque, nel rimarcare come tutta l’acqua sulla Terra sia collegata, anche quella del rubinetto di casa e che, prima o poi, sia destinata a finire nel mare. “L’inquinamento idrico è arrivato a livelli altissimi“, si commenta. “Laghi, fiumi e mari stanno cambiando, per adattarsi alla chimica dei fertilizzanti e dei rifiuti industriali, ma anche dei rifiuti fognari, che arrivano direttamente dalle nostre case. Questi ultimi, anche dopo la depurazione, trasportano tonnellate di tensioattivi: sostanze chimiche dannose per l’ambiente, contenute nei prodotti per l’igiene personale e la pulizia della casa, ma anche negli scarti alimentari, come l’olio esausto“.

Tocca darsi da fare, pertanto, e presto. Si tratta, in fin dei conti, di mantenere comportamenti salubri e rispettosi, prima di tutti nei confronti di noi stessi.

5 MOSSE ‘SALVA TUTTO

Smaltisci l’olio nel modo corretto

L’olio alimentare esausto non va mai buttato nel lavandino o, peggio, nel water. Forse non tutti lo sanno ma, dopo aver cucinato, è meglio raccoglierlo in un contenitore. Una volta pieno, basterà consultare il sito del proprio comune, per controllare dove smaltirlo, nell’isola ecologica più vicina o in appositi raccoglitori, presso alcuni supermercati. Per l’olio minerale (ad esempio quello dell’auto), è bene rivolgersi, invece, al Consorzio Nazionale Gestione, Raccolta e Trattamento Oli minerali usati (Conou). “Un solo litro d’olio – del resto – è in grado di formare una pellicola inquinante grande quanto un campo da calcio e di rendere non potabile un milione di litri d’acqua“.

Adopera detersivi che rispettino la natura

Per quel che concerne la pulizia, occorre puntare su prodotti bio o Ecolabel, atossici e certificati da appositi enti. Ricordando che, in taluni casi, è altrettanto utile adoperare ingredienti anche familiari come aceto, alcool, bicarbonato, sale e succo di limone, miscelati nelle giuste dosi con acqua calda.

Fatti bella con prodotti naturali e plastic free

In quanto a cosmetici e detergenti (specie scrub e dentifrici), il suggerimento è di evitare quelli che, tra gli ingredienti, contengano polyethylene, vale a dire microplastiche. Conviene abituarsi, in alternativa, a lavare mani, corpo, denti e capelli con detergenti naturali, onde non incorrere, tra l’altro, in allergie, dermatiti o patologie più gravi.

Riduci le dosi

Nel momento i cui si lavino piatti o pavimenti, saggio ricordare che, per ottenere un’azione ottimale, non occorre esagerare nelle quantità di detergente utilizzato. Idem dicasi, per quanto riguarda la pulizia personale. La schiuma può essere piacevole da vedere, ma è inquinante e, in più, disidrata la pelle.

Smaltisci i medicinali scaduti in farmacia

Una parte delle migliaia di tonnellate di medicinali venduti ogni anno nel mondo conclude il proprio ciclo di vita nell’ambiente e, in particolare, nell’acqua. Le cause di questo fenomeno sono molteplici, legate soprattutto allo scorretto smaltimento dei prodotti scaduti“. Parola di esperti e come contraddirli? Gettare sciroppi per la tosse, collutori e altri farmaci negli scarichi è altamente inquinante. Si possono, invece, portare in farmacia dove si trovano gli appositi contenitori, nei quali smaltire anche le medicine solide.

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