Dici Tacos, racconti…

Dici Tacos, racconti…

Tacos che, tradotto, sta a significare: tortillas di mais (simili, nell’aspetto ma non per consistenza, ad una piadina), condite con ricchi ripieni, solitamente di carne e fagioli neri. Un piatto dall’allure messicana, sostanzioso e versatile; da interpretare, volendo, anche secondo una rilettura vegetariana.

Insomma, festa per il palato, a costi piuttosto ridotti.

A onor del vero – va detto – se ne distinguono due diverse tipologie.

  • La prima, quella da ricetta originale, prevede l’utilizzo di tortillas morbide, farcite con carnitas (maiale brasato, cotto con aromi e ridotto in bocconcini), o carne asada (manzo marinato e poi passato sulla griglia).

Si tratta, in questo caso, di una vera e propria testimonianza storica. Il mais, infatti, era considerato al pari di un alimento sacro da Maya e Aztechi. Le civiltà precolombiane credevano addirittura che gli dei avessero plasmato l’uomo, proprio dal mais. Successivamente, i conquistadores spagnoli hanno apportato le personali influenze, contaminando il preparato e arricchendolo, fin come lo conosciamo oggi.

  • I fritti, decisamente croccanti, che siamo soliti ordinare nei fast food sono, invece, riconducibili alla cucina tex mex, così come anche i loro ripieni. Sapevate, ad esempio, che esiste addirittura un Taco Day? La ricorrenza si festeggia il 4 ottobre e non è poi un pensare esagerato, se si calcola che l’espressione ‘echarse un taco‘ (ovvero: farsi un Taco) si è resa sinonimo, più in generale, di ‘mangiare’; mentre, per invitare qualcuno a non montarsi la testa si usa dire: ‘Le echas mucha crema a tus tacos‘ (Hai aggiunto un sacco di panna acida ai tuoi Tacos).

Nel 2010, l’UNESCO ha attribuito alla cucina messicana il titolo di patrimonio immateriale dell’Umanità, per l’alto valore che la sua tradizione culinaria ha tramandato nei secoli. Tutt’ora, del resto, numerosi cibi vengono preparati, servendosi di tecniche millenarie.

Ciò premesso, preparare in casa la ricetta è abbastanza facile, ma richiede di sottostare a regole precise. Quali? Leggete qui…

L’ IMPASTO DEI TACOS

Ingredienti:

  • 1 tazza di farina di mais
  • ¾ di tazza di acqua calda
  • 1/4 di cucchiaino di sale

Preparazione:

Mescolate la farina di mais con l’acqua calda. Ottenuto un impasto semi appiccicoso, unite il sale ed lavorate ancora, fino ad ottenere un panetto sodo. Inserite una piastra antiaderente sul fuoco e, mentre prende calore, ricavate dal composto una serie di palline, di media dimensione.

Infarinate un piano di lavoro e stendetele molto sottilmente o, in alternativa, utilizzate la macchina per tirare la sfoglia, da ritagliare ottenendo un certo quantitativo di dischi.

Trasferite le tortillas sulla piastra e fatele cuocere, fin quando i bordi inizieranno a colorirsi. Quindi, capovolgetele e terminate la cottura. Proseguite così per tutte. Poi farcite, a piacere.

RIPIENI DI CARNE O PESCE: VANNO SEMPRE BENE

Le idee per il companatico, lo abbiamo accennato, sono numerose. Si può scegliere di rimanere ancorati alla tradizione, oppure optare per una versione ex -novo, dal taglio originale. E, se la carne regna sovrana, ciò non di meno, le tortillas si adattano a pesce, formaggio fuso, chili, cilantro e tanto, tanto, coriandolo.

Solitamente, vengono completate con cipolla cruda tritata, Cotija, panna acida o avocado, che fanno da contraltare al piccante.

Classico…

La carne asada è spesso protagonista indiscussa della pietanza. Pancia di manzo – per chiarirci – marinata con aglio, una vasta serie di erbe (immancabile è il coriandolo) e lime, cotta sulla griglia.

A completare, in genere, farcia guacamole, fagioli neri e/o la pico de gallo, una salsa fresca, a base di pomodori, peperoncini e, ancora, coriandolo.

…o alternativo

Pesce bianco (merluzzo, orata, branzino… ): è questo il protagonista, per un’interpretazione innovativa e meno conosciuta del piatto. Insieme, cavolo cappuccio e poco altro. Non occorre poi molto per ingegnarsi in fish tacos, alla portata di tutti e ideali, anche per chi non mangia manzo, maiale & Co.

Vegetariani? Perché no

Le combinazioni di ingredienti, del resto, sono infinite. Basta fare appello alla fantasia. C’è chi li farcisce unicamente con fagioli e chi ripiega – probabilmente la versione senza carne più diffusa -sulla guacamole.

Da non disdegnare, tuttavia, neppure l’hummus di ceci, accompagnato da verdure grigliate e formaggio filante, oppure pesto di basilico, frutta secca, funghi e tanto altro. Vi sentite veramente audaci? Sperimentateli con gli insetti: cavallette, vermi bianchi e larve di formica. Ve la sentite? Allora fateci sapere…

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