Un po’ Wolverine, un po’ Rapunzel, è venuto al mondo Bobby

Un po’ Wolverine, un po’ Rapunzel, è venuto al mondo Bobby

Dire che c’è gente stempiata, e invece… Invece, può succedere che un bimbo venga alla luce… pieno di capelli. Ma pieno, tanto da lasciare sbalordito persino il personale ospedaliero. E’ accaduto, per la precisione, nel Regno Unito, dove tale Rachel Carter, originaria di Lydiate, nel Merseyside, ha messo al mondo il suo secondo genito.

La coppia è voluta rimanere all’oscuro riguardo al sesso del nascituro, fino al momento dell’ecografia. Nulla di strano. La si è effettuata nel corso della 20esima settimana di gestazione ed è da qui che è partito – permetteteci il termine – l’inganno. Anzi, il tricologico adescamento, dal momento che, vista la gran quantità delle chiome, già dalle lastre si era preventivata una femminuccia.

Bobby – questo il nome dato in seguito al maschietto – ha quindi sorpreso un po’ tutti. Non solo non era una bambina, ma il crine era paragonabile a quello di un bimbo di diversi anni. Impressionante.

Bobby era appena nato ed era già diventato una celebrità. Ostetriche e medici chiamavano i colleghi in sala parto, per mostrare loro i capelli del mio bambino. Tutti entravano a guardare. Tutti volevano tenerlo in braccio“. Un fatto, talmente insolito, da regalare al piccolo l’appellativo di Wolverine, data la somiglianza con il fantomatico personaggio della Marvel.

Fenomeno, che si è dilungato anche nel corso delle settimane successive, in giro per le strade con il passeggino.

E pare, pure, che lavare i capelli del neonato non sia semplice: occorre la medesima attenzione che si rivolgerebbe ad un adulto e, diversamente da quanto spesso avviene, con il trascorrere dei mesi, la testa di Bobby non si è sfoltita, neppure di una virgola.

A questo proposito, mamma Rachel ha raccontato: “Mio figlio maggiore, Frankie, è nato con molti capelli ma non così tanti… Tuttora, la dottoressa è sconvolta e continua a ripetere di non aver mai visto una capigliatura simile“.

L’accaduto ha ricevuto un così esteso fragore, da indurre i genitori del bambino a creare una pagina Instagram, attraverso la quale condividere gli aggiornamenti, relativi alla criniera del figlio.

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