Per pulire casa occorre… spirito

Per pulire casa occorre… spirito

Il momento delle faccende: spicciare, stirare, lucidare, disinfettare… e quant’altro possa venire alla mente, affinché la propria abitazione risulti linda e impeccabile.

Già, e c’è chi, a d’uopo, assume una domestica che si occupi di tutto e chi, invece, se la vede in prima persona che, in fondo, è anche, il mettere ordine, un escamotage anti-stress. Ci si stanca e, così, si tengono lontani i brutti pensieri.

Ma siamo proprio sicuri di compiere le mosse giuste?

Questione di piccole disattenzioni o della mancata tenuta da conto di accortezze che, spesso, sanno risolvere le situazioni. Errori veniali – che non potrebbe essere che così – che, tuttavia, nell’ordine delle pulizie, ci conducono ad un risultato, che non era proprio quello che ci aspettavamo.

Dunque, giacché di igiene si tratta, andiamo ad indagare le défaillance più comuni, per non incorrervi, per correggerle, per mantenere la propria dimora alla stregua di una Reggia…

Ci vogliono ordine e metodo…

  • Inutile partire dai pavimenti. Eliminando la polvere da questi ultimi e spolverando le restanti superfici solo in seguito, si finirà per dover ricominciare tutto daccapo. Il corretto ordine? Finestre, mobili, suppellettili… ultimo, il pavimento.
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  • Vogliamo parlare dell’aspirapolvereSvuotare il sacchetto, o pulire il filtro, è un’azione che andrebbe ripetuta ad ogni passaggio. Si rischia, altrimenti, che la forza dell’apparecchio sia minore o addirittura che questo perda parte della sporcizia, esattamente là, dove ci stiamo sacrificando a pulire.
  • Buttiamo lo spolverino. Sì, avete capito bene. Poco conta se ci regali l’illusione di guadagnare tempo. Adoperarlo, equivale, assai tristemente, a niente altro che spostare la polvere da un punto ad un altro, accumulandola, semplicemente, un po’ più in là. Meglio utilizzare un panno in microfibra, umidificato.
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A ciascuno il suo…

  • Abbandoniamo l’idea di utilizzare un unico detergente per le diverse superfici. Ogni prodotto si caratterizza di una determinazione specifica, nella maggior parte dei casi – peraltro – indicata sull’etichetta. Ebbene, quest’ultima va rispettata. Va, inoltre, aggiunto che, per quanto convinti di ‘fare bene’, sbagliamo, ogni volta che ci incaponiamo a spruzzare un certo quantitativo di sostanza direttamente sull’oggetto da pulire. E’ necessario, invece, far uso di un filtro: un panno o, magari, carta assorbente.
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  • Sulla base della medesima premessa, per ogni zona il suo panno che, altrimenti, si finirebbe solo per spostare germi e batteri, senza eliminarli. E, raccomandato, dopo ogni sessione di pulizia, lavare il tessuto usato. Idem dicasi, per le eventuali spugnette.
  • Occhio alle maniglie che – non ci si spiega come mai – vengono spesso ignorate. Quelle relative alle porte interne alla casa; alle finestre e porte finestre, alle dispense della cucina e all’uscio. Consideriamo che vengono toccate più e più volte, nel corso della giornata e finiscono per rendersi veri e propri ricettacoli di sporcizia. Stesso discorso dicasi – ovvio – per le chiavi.
  • Non dimentichiamoci di telecomandi, tv, condizionatori e qualsiasi altro utensile, presente nell’appartamento. Si tratta di oggetti toccati da più mani, in più momenti del quotidiano. Unica accortezza, evitare di spruzzarvi direttamente sopra il detergente, per non rovinare le componenti elettroniche. 
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E il computer? Tastiera e mouse vengono lasciati senza protezione sulla scrivania e spesso la ‘torre’ poggia direttamente a terra. Buona norma prevede di spolveralo, dunque, molto frequentemente, azione che, d’altronde, previene anche eventuali malfunzionamenti meccanici.

Il momento opportuno…

  • Spesso si opta, nella scelta delle faccende domestiche, per una giornata soleggiata. Ebbene, per quel che attiene vetri e finestre, è preferibile attendere il momento in cui la luce non colpisca diretta, onde evitare il crearsi di aloni o patine, tali da vanificare il lavoro svolto.
finestra

Questo non lo avevo considerato…

  • Sì alle sporte della spesa, in stoffa. Ma evitare di credere che, anche queste ultime, non necessitino di lavaggio. Essendo dedicate, nella maggior parte dei casi, ai generi alimentari, vanno risciacquate, almeno una volta al mese. In ugual modo, è buona abitudine lavare e disinfettare periodicamente i cestini per i rifiuti. Sarebbe opportuno farlo, ogni volta che si sostituisce il sacchetto e, del resto, altrimenti, come combattere i cattivi odori?

Trasferiamoci in cucina…

  • Come accertarsi che il tagliere sia davvero pulito? Utilizzando sale e limone, al posto del sapone. Un errore frequente è, infatti, quello di adoperare il liquido per i piatti. Nulla di più errato.
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  • Grattugia, spremi patate… non tutti gli utensili si adattano al passaggio in lavastoviglie. In generale, qualsiasi presenti fori stretti andrebbe lavato a mano. E, poi, attenzione al filtro. E’ proprio lì che si accumulano i residui di sporco. Sarebbe meglio verificarlo ogni settimana.
  • In quanto al lavello, andrebbe passato, giornalmente, con uno sgrassatore. Mentre, settimanalmente, sarebbe opportuno, anche, riempirlo d’acqua calda, con due o tre cucchiai di bicarbonato e, dopo mezz’ora, scaricare tutto, così si deterge a fondo la vasca e la tubatura.
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Riguardo al forno, i dubbi sono a zero. Procedere, per mezzo di aceto e bicarbonato, una volta a settimana.

…quindi, in bagno

  • Di regola, lasciamo ai prodotti il tempo di agire, a maggior ragione, quando si tratta del bagno. I sanitari rappresentano i punti più insidiosi, in questo senso e la stanza è quella, per antonomasia, in cui ci riveliamo più esposti. Impossibile sottovalutarne l’igiene.
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  • Posto d’onore a lavandino e vasca. I bicchieri in cui si ripongono gli spazzolini andrebbero igienizzati ogni giorno e le teste degli spazzolini coperte, con le apposite gabbiette. Lo stesso vale per il piattino del sapone o per il distributore liquido.
  • Lo scopino del Wc? Dopo averlo utilizzato, sarebbe opportuno lasciarlo asciugare, per poi riporlo. Una volta a settimana – ciò non di meno – andrebbe opportunamente igienizzato.
  • The last… ma non per questo meno degna di notazione, la lavatrice. Esistono, al riguardo, prodotti appositi per pulire la guaina in silicone, intorno allo sportello. Per la pulizia del cestello è bene utilizzare il programma di riferimento, una volta ogni 10 lavaggi, circa. In alternativa, un mix di acqua, bicarbonato e aceto, inserito nella vaschetta per i saponi, sarà altrettanto valido, facendola poi partire con il programma rapido, al massimo della temperatura. E lasciandola aperta, ad asciugare.

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