Profondo giallo ed è subito film

Profondo giallo ed è subito film

Ci sono storie che meritano di essere raccontate. Altre che scalpitano, purché succeda. E altre, ancora, che vorremmo solo dimenticare, rimuovercele dalla testa, benché, a loro modo, rappresentino un monito. Un insegnamento a cui appellarsi.

Ecco, certi episodi sono talmente neri che dispiacciono, a tal punto da volerli rinnegare. Ce ne scostiamo, giacché sentiamo che non fanno – né vorremmo che facessero – parte di noi; poiché, anche solo il fatto di accettarli, ci fa sentire sporchi. E malvagi.

Così è per la vicenda di una bambina. Una ragazzina di soli 13 anni, scomparsa il 26 novembre 2010 e ritrovata, a tre mesi di distanza, assassinata, il 26 febbraio 2011.

Yara Gambirasio

Yara Gambirasio: vi dice niente questo nome? Quello di un’innocente, che si lega, suo malgrado, a tanti altri. I possibili colpevoli – a cominciare da tale Mohammed Fikri – i genitori, gli avvocati, i PM, i compagnetti/e di scuola e tutti gli abitanti di un paesino e delle realtà ad esso limitrofe.

E poi fantomatiche faccende di tradimenti e di bugie, intrighi familiari, vecchie vicissitudini, romanzate e non, riesumate dal passato… Insomma, bisogna ammetterlo, gli elementi per un romanzo al fulmicotone coesistono tutti, già belli impacchettati. E pure quelli per un film, o una serie Tv.

Dunque, Brembate – cittadina del Bergamasco, protagonista dell’accaduto – non attende che il primo ciack. E chi, se non il Colosso per eccellenza, poteva incaricarsi delle riprese?

Netflix, per l’occasione, ha incaricato alla regia Marco Tullio Giordana. Pellicola, prodotta dalla TaoDue di Pietro Valsecchi. Interprete, Alessio Boni.

Alessio Boni e Isabella Ragonese

Io interpreto un comandante dei Carabinieri, mentre Isabella Ragonese è il Pubblico Ministero Letizia Ruggeri. In sostanza, è un film sull’indagine. Non è facile entrare in una vicenda di cronaca così vicina, così drammatica, che ci ha coinvolti tutti“, dichiara quest’ultimo, cosciente del rischio di cui si è, fin qui, tradotto.

Il film, che sarà – per l’appunto – disponibile su piattaforma, si intitolerà Yara e, tempi permettendo, uscirà a fine anno. Nel ruolo dell’adolescente, la giovane attrice Chiara Bono. “Mi sono preoccupato che non fosse scossa, sono ruoli che spaventano. Ha talento, solarità, innocenza, voglia di vivere… Sono le caratteristiche che aveva Yara“, ha spiegato, a suo riguardo, il regista.

Il film si incentrerà sulle indagini che hanno portato all’individuazione di colui che, notoriamente, conosciamo come Ignoto 1, vale a dire Massimo Bossetti. Ma, intanto, ci rievoca alla mente una secondo girato.

Un film del 2009, firmato Peter Jackson, dal titolo altrettanto emblematico: Amabili Resti, si intitola e, badate bene – per chi non lo avesse visto – pur se antecedente a quanto sopra accennato, ne sembra riprodurre la copia perfetta. Inesorabile, insensata, crudele, esattamente come lo è la realtà in questione. Con un unico riverbero di poesia, a salvarla. O di pietà, fate voi, Quella che gli umani, a volte, proprio non sanno regalare.

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