Dieta Plank: come fare il militare, ma poi…

Dieta Plank: come fare il militare, ma poi…

C’è chi le definisce – amabilmente – maniglie dell’amore. Chi le coccola, come rotondità che, tutto sommato, conferiscono un senso di sicurezza. Mhhh… gente che mente a se stessa? Di fatto, sono molti coloro a cui, al contrario, fare i conti con la propria ‘pancia‘ da fastidio. Un cruccio dall’effetto, talvolta, piuttosto frustrante. E quando, se non nella stagione estiva, si percepisce ancor più viva l’esigenza di mettere in bella mostra un corpo tonico e un ventre IPER-PIATTO?

Insomma, i kg in più assumono, ai nostri occhi, un sapore di irrisolto, che proprio non ci va giù. Ci mettiamo, così, financo all’ultima ora, anzi, all’ultimo minuto, alla ricerca di un palliativo. Una soluzione efficace e, soprattutto, il più rapida possibile, che ci permetta di sfoggiare, al mare o in montagna, addominali scolpiti, cosce di alabastro.

Ecco, forse, spiegato, almeno in parte, il successo della Dieta Plank. Un regime nutrizionale, tutto disciplina e rigore, capace – tuttavia – di ripagare ogni eventuale sacrificio.  

E, in effetti, le promesse sono quanto meno accattivanti. Via 9 kg in 15 giorni. Per esser precisi, la ‘ciccia’ si perde già dopo la prima settimana; la seconda serve – come si suole dire in questi casi – ‘di mantenimento’.

Si tratta – in sostanza – di una dieta iperproteica, confezionata in un menù inflessibile, che va rispettato alla lettera. La ruota degli alimenti va ripetuta per 2 settimane e prevede un tipo di nutrizione, appunto, ipocalorica e ricca di carne, pesce e uova, più altri alimenti, sempre a base di proteine. E, udite udite, a fine percorso, l’impegno è alla conservazione del peso raggiunto per i tre anni successivi.

L’idea – riuscita? – di sicuro suadente, pare abbia ereditato il nome da tale Max Planck, padre di quella che conosciamo come Teoria dei quanti. Tuttavia, la Società che fa capo al fisico tedesco si è sempre guardata bene dal confermarne il nesso. Insomma, una dieta orfanella, ma una evidente soluzione per l’estate.

Totalmente assenti carboidrati e fibre, gli alleati preziosi vanno da ricercare nella uova, la cui assunzione deve essere comunque limitata e la caffeina. Avversari sono, invece, zucchero, dolcificanti e alcool. Stesso dicasi, anche per le bevande gassate. I grassi vegetali sono inesistenti, mentre quelli animali sono garantiti da carne e pesce. Attenzione, giacché modificare anche uno solo degli elementi previsti pregiudica l’eccellenza del risultato. 

Tra le indicazioni accessorie: bere acqua con frequenza, circa 2 litri al giorno, in modo da contrastare l’eccesso proteico e salvaguardare la salute renale. 

Dieta Plank: menù settimanale 

Lunedì

Prima Colazione: caffè senza zucchero nella quantità che si vuole Pranzo: due uova sode con spinaci poco salati Cena: una grande bistecca o tre fette di arrosto, con insalata verde e sedano

Martedì

Prima Colazione: caffè senza zucchero e un panino Pranzo: una grande bistecca, insalata verde ed un frutto a piacere Cena: prosciutto cotto, in quantità desiderata

Mercoledì

Prima Colazione: caffè senza zucchero e un panino Pranzo: due uova sode, con insalata verde e pomodori Cena: prosciutto cotto e insalata verde

Giovedì

Prima Colazione: caffè senza zucchero e un panino Pranzo: un uovo sodo, carote cotte o crude, formaggio svizzero Cena: frutta e yogurt naturale

Venerdì

Prima Colazione: caffè senza zucchero e carote con limone Pranzo: pesce al vapore e pomodori Cena: una bistecca e insalata verde

Sabato

Prima Colazione: caffè senza zucchero e un panino Pranzo: pollo alla griglia Cena: due uova sode e carote cotte o crude

Domenica

Prima Colazione: tè con limone Pranzo: una bistecca alla griglia e frutta a scelta Cena: a scelta, quello che desiderate, tranne qualsiasi forma di alcool (vino, birra o super-acolici)

Utili accorgimenti

La Dieta in questione si svolge nell’arco di 2 settimane, ma può essere seguita soltanto una volta l’anno. I suoi effetti nell’aiutare a ridurre la linea della pancia, a livello teorico, si protraggono dai 2 ai 3 anni, scampando il rischio di effetto yo-yo. Non può – e questa è la raccomandazione – essere abbandonata e ripresa a proprio piacimento. Trattandosi di un regime ipocalorico assai sacrificante da seguire, è importante che, prima di intraprenderla, si consulti il proprio medico, nutrizionista o dietologo, onde evitare eventuali problemi di salute.

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