L’estate in cui… sono tornato a tradirti

L’estate in cui… sono tornato a tradirti

Come si suol dire: “Via il dente. Via il dolore” e qualcuno potrebbe anche aggiungere: “Era ora“. Nel senso che, passato il momento di impasse da lockdown, siamo tornati a correre. Ri-armati della convinzione che tutto sia lecito, abbiamo voltato le spalle ai buoni propositi targati pandemia, per riabbracciare le buone? sane? …di sicuro, vecchie abitudini. Basti pensare, a tal proposito che, nei mesi di chiusura, in Italia si è registrato il più profondo flop di vendite di pilloline blu, mai visto da quando sono reperibili – marzo di ben 23 anni or sono – in commercio. Non si è fatto sesso, quindi. E, per ricollegarci a quanto sopra, non si è nemmeno tradito.

Adesso, il recupero di abbracci e momenti per gli incontri ci spinge nuovamente, ed insidiosamente, verso rapporti, anche occasionali, alla ricerca di una trasgressione che, a quanto pare, tanto ci è mancata.

D’altronde, volendo analizzare il fenomeno più da vicino, ci si rende conto che entrano in gioco, a tal proposito, due fattori. Il primo è legato al calendario. Come a dire che la primavera e l’estate sono i mesi del risveglio della natura… e dei sensi, financo per noi, esseri subalterni ai livelli del testosterone.

Esiste, poi, un motivo contingente. L’occasione che – inutile dirlo – fa l’uomo ladro. E parimenti la donna. Dunque, ‘riaprono’ le app di dating e, con esse, palestre, dopo lavori, oratori, discoteche… salpano crociere e ci si ritrova, seppure ufficialmente distanziati, molto più vicini di quanto accadesse, solo fino a poco fa. In vacanza, privi di freni inibitori.

Che poi, se le basi del nostro comportamento volessimo scorgerle in natura, ci accorgeremmo di come lo stesso concetto di coppia sia ad accezione unica degli umani. Gli animali non sono infedeli, semplicemente perché non conoscono la fedeltà. A guardar bene, appena il 5% delle specie di mammiferi è monogamo. E, tra gli uccelli – lo appurano persino i test del DNA – fino a un pulcino su cinque non è figlio – per confezionarla ‘alla nostra’ – del maschio che ha costruito il nido.

Percentuali, non così diverse da quanto accade tra gli umani.

Non siete ancora convinti? Lasciamo, allora, che a parlare sia la scienza. Sappiate che un maschio sano produce 1.500 spermatozoi al secondo, 90.000 all’ora, 2 milioni al giorno e poco meno di 800 milioni all’anno. In meno di due anni, per chiarirci, un solo individuo potrebbe, potenzialmente, ripopolare l’intera Cina. Ma attenzione. Le donne non sono da meno. Le femmine della nostra specie sono praticamente l’unico animale a non avvertire con alcun segnale biologico, chimico, visivo, sonoro o comportamentale di trovarsi nella fase ovulatoria. Di essere, cioè, feconde. Chiamiamola pure ovulazione nascosta ed è un attimo, una volta consapevoli, tracciare il quadro delle eventuali conseguenze.  

Trattasi, insomma, di propensione biologica al tradimento, alimentata, tra l’altro, dal rimaneggiamento genetico. La ricombinazione che un partner occasionale può offrire alla specie, in termini di vera e propria resistenza alle malattie, ma anche di mera bellezza. Tanto di cappello, quindi, per Darwin e le sue teorie evolutive.

Volendo rigirare la prospettiva, la fedeltà, sentimentale e sessuale, è estremamente vantaggiosa, sia per i singoli individui, sia per la specie tutta. Ossitocina, al femminile, e Vasopressina, al maschile sono molecole assai simili, chimicamente, prodotte dalla medesima ghiandola neuroendocrina. L’ipofisi posteriore, posta alla base del cervello, come prolungamento dell’ipotalamo.

Ebbene, tra gli umani, le suddette sostanze vengono secrete, proprio a sostegno biochimico della coppia.

In pratica, si contano evidenti ragioni, di peso uguale e contrario, che spiegano sia perché l’istituzione matrimoniale, seppur in calo, rimanga, per molti, la scelta fondamentale, sia perché un terzo dei matrimoni finisca con una separazione. Il tradimento è la prima causa mondiale di crisi della coppia. Numerosi sono i fedifraghi. E ancora più lo sono, probabilmente, coloro che vorrebbero esserlo. Questione di coraggio… o di occasioni.

‘Solo’ colpa del bisogno di libertà? Lo abbiamo visto, la risposta si disegna piuttosto complessa. Certo è che, per una mascherina che abbandoniamo, dono dei rimedi anti-Covid, c’è un preservativo da recuperare. Se, nei mesi scorsi, si è assistito a un calo importante delle malattie sessualmente trasmissibili, sono tutt’altro che scomparsi il virus dell’AIDS, delle epatiti, degli herpes e papillomi, i batteri della gonorrea e della sifilide, i funghi e i parassiti che si trasmettono con il sesso. Ricordiamoci, allora, di divertirci, sì, ma di farlo con la testa, affinché il ricordo di quest’estate 2021 rimanga vincolato alle emozioni e non, ancora, all’incoscienza e alla paura o a vecchi strali che credevamo dimenticati e, invece, una volta girato l’angolo, sono ancora lì ad aspettarci.

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