Ed ecco che Nestlé puntò all’agricoltura rigenerativa

Ed ecco che Nestlé puntò all’agricoltura rigenerativa

Miglioramento della salute del suolo e del ripristino del circolo delle acque e salvaguardia delle biodiversità. Eccoli, i prossimi obiettivi della Nestlé Italia. Un piano di supporto – in sostanza – per la transizione del sistema verso tecniche – assai più sofisticate – di agricoltura rigenerativa. Attraverso la collaborazione con Steriltom, storico fornitore di polpa di pomodoro per le pizze Buitoni, l’Azienda ha avviato, all’inizio del 2021, un primo progetto che, grazie a sonde ‘intelligenti’ installate nei campi, contribuisce a risparmiare più del 40% di acqua per l’irrigazione dei pomodori.  

NEL DETTAGLIO…

Un beneficio anche per la produttività, che registra, in tal maniera, un + 15-20%. Il programma si basa, a ben guardare, sull’istallazione di 8 sonde (tensiometri), che monitorano un’area del piacentino. Un territorio, che si estende per 62 ettari, completamente dedicati alla coltivazione delle circa 2.700 tonnellate di pomodoro, destinate – ogni anno – allo stabilimento Buitoni di Benevento. L’Hub internazionale – per intenderci – per la pizza surgelata del Gruppo.  

Attraverso un dispositivo mobile che comunica con i sensori presenti sulla sonda, gli agricoltori sono nelle condizioni di ottenere aggiornamenti e informazioni dettagliate riguardo ai livelli di umidità del terreno.  

FORTUNATE E PIACEVOLI CONSEGUENZE

Ne consegue la garanzia di una maggiore efficienza per quanto concerne l’irrigazione, riducendo significativamente lo spreco idrico e permettendo alle piante di ricevere, incessantemente, la quantità di acqua realmente necessaria. E ne deriva, pure, un migliore stato di salute per queste ultime, più reattive e resistenti, in caso di attacchi patogeni o di ondate di calore, particolarmente intense.

Il tutto, teso, anche, a limitare l’utilizzo di eventuali trattamenti chimici, nella salvaguardia delle biodiversità. Una pratica – peraltro – che contribuisce a proteggere la fertilità del suolo, tutelandone le sostanze organiche. 

Siamo particolarmente orgogliosi di questo progetto, che rappresenta un primo, ma importante passo nel cammino che stiamo intraprendendo in Italia, per supportare l’adozione di pratiche di agricoltura rigenerativa nella nostra filiera”. Sono queste le parole di Marco Travaglia, presidente e amministratore delegato Gruppo Nestlé Italia e Malta. “Le Aziende che operano nel settore agroalimentare hanno il dovere e l’opportunità di contribuire a un cambio di rotta, positivo per l’ambiente, le comunità, per noi stessi e per le generazioni future“. 

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