Signori e Signore, benvenuti sulla parete rocciosa del Wulingyuan

326 metri, a regalare la sensazione di inabissarsi. Definirlo l’ascensore più alto del mondo risulta riduttivo, giacché appare come il più feroce ed elettrizzante tra gli incubi. Vertigo, si intitolava una celebre pellicola del Maestro Hitchcock e se riuscite a vincere il terrore che, alla pari del protagonista del film, probabilmente vi attanaglia, potrete trovarvi nella condizione di godere di uno spettacolo unico al mondo.

AL PARI DI UN FILM…

Benvenuti, insomma, nel fantastico universo parallelo di ‘Pandora‘. Già, poiché questa località della Cina, presso il parco forestale di Zhangjiajie, è stato campo di regia per il cineasta James Cameron e per il suo famoso Avatar.

E, sempre qui, lungo la parete della montagna Wulingyuan, si trova il Bailong, l’ascensore definito dei Cento Dragoni che, unico, consente di ammirare i paesaggi suggestivi che lo circondano.

Costruita tra il 1999 al 2002, nel giro di sole tre primavere, la struttura è presente, da ben 16 anni, nel libro dei Guinness dei primati. Per via dell’altezza, appunto, ma anche per velocità e peso. Un’opera di alta ingegneria, capace di contenere, nelle sue cabine, fino a 50 persone.

PRO E CONTRO

Nonostante la vista e l’esperienza mozzafiato, non sono mancate, tuttavia, le polemiche. La sua realizzazione non è passata, evidentemente, inosservata e le critiche si devono proprio all’impatto ambientale, inevitabile, dal momento che lo Zhangjiajie è stato dichiarato, dal 1992, patrimonio UNESCO e, dal 2004, è nell’elenco dei geo-parchi mondiali dell’UNESCO.

Eppure, ad edulcorare la piccola, l’effervescente afflusso di turisti che costantemente vengono attirati da questi luoghi. Un motivo per chiudere un occhio e, forse, anche più di uno. E accettare, malgrado tutto, la strana convivenza tra la natura incontaminata e la mano dell’uomo.

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