Lo Chef che… se la cantava e se la suonava

Lo Chef che… se la cantava e se la suonava

“Non voglio sembrare arrogante. Semplicemente non prendo sul serio le recensioni”. Del resto, perché dovrebbe che, provocatorio e irriverente come è, le note negative… se le scrive e pubblica – di mano propria. Esattamente, chef Zak Hitchman, in piena protesta con le critiche, spesso rilasciate a casaccio, riguardo al parere sul personale – e anche altrui – ristorante – ha studiato un escamotage davvero originale. Ha pensato, cioè, di pubblicare una serie di schede di valutazione fasulle sul rispettivo conto, nell’intenzione di dimostrare la poca credibilità della piattaforma Tripadvisor.

Casamia – d’altronde – si chiama l’attività che dirige dal 2020 e si sa, a casa propria ognuno fa quel che gli pare. Persino autocitarsi, in maniera negativa. Tanto per vedere cosa succede. In aperta risposta, a ben guardare, ai pochi, anzi, pochissimi, commenti negativi, questi sì reali, lasciati da chi aveva frequentato il rinomato locale di Bristol.

Luogo che, tra l’altro, dalla precedente gestione di chef Sanchez-Iglesias, con menù degustazione da 180£ a testa, ha praticamente rivoluzionato il proprio format. La formalità e le tovaglie di lino – per dirne una – hanno lasciato il posto alla street art citata alle pareti, al modern jazz, al personale di cucina in T-shirt e Doctor Martens, fino ai piatti, guarniti con i giocattoli Wallace & Gromit e a una cucina, che enfatizza la cottura a fuoco vivo.

Hitchman, conosciuto anche come Head of Fire and Musicdescrive l’esperienza presso la sua tavola come: “diversa da quella dei classici locali di zona. E’ una sorta di concerto – a suo parere – con percorso gastronomico associato“, che può spingersi – aggiungiamo noi – fino a 25 portate.

Ma torniamo alle reviews. Scrive ‘il nostro’, sotto mentite spoglie: “Mi è piaciuto molto lo spettacolo. Semmai, la musica dovrebbe essere più forte, specialmente quando è arrivato Cardi B-WAP. Tre stelle, solo perché quel giorno era molto nuvoloso“. E, ancora: “È stato un viaggio spirituale. Mi ha portato vicino alle lacrime. Tuttavia, c’era chiaramente un problema con la scatola dei fusibili. Le luci si accendevano e si spegnevano. Viva il Re delle ciambelle“. In un’altra, si è sperticato ad elogiare il “cibo, il servizio e l’atmosfera“, ma ha proseguito, chiarendo: “tuttavia, preferisco di gran lunga Chicken Run a Wallace e Gromit. Per questo motivo ho attribuito al ristorante solo tre stelle“.

Una strategia di certo inusitata, ma funzionale.

Ho sempre considerato TripAdvisor come un mucchio di sciocchezze, a dire il vero. Guardo le recensioni, più o meno allo stesso modo in cui leggo quelle di Amazon. Sono sicuro che ci sono alcune persone oneste, là fuori, ma ci sono anche alcune persone pazze, che lasciano recensioni completamente inventate“. Tanto vale…

Stando a sottolineare, in tal maniera, che sui mezzi Social ognuno può pubblicare tutto ciò che crede, indipendentemente dal fatto che abbia o meno facoltà per poter esprimere giudizi.

TripAdvisor è un forum aperto, dove chiunque può scrivere quello che vuole. Non voglio sembrare arrogante ma, semplicemente, non prendo sul serio le recensioni. Preferirei di gran lunga parlare con qualcuno faccia a faccia o tramite un’e-mail privata. Non credo che si possa prendere sul serio TripAdvisor. Io e il mio team abbiamo dimostrato che si può pubblicare tutto ciò che si vuole, anche se si tratta di una recensione negativa, riguardante il proprio ristorante.

Che almeno, se distruttivo ha da essere, il parere è redatto e pubblicato, secondo desideri personali…

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