La politica alimentare dello Yin e dello Yang

La politica alimentare dello Yin e dello Yang

Veniamo al dunque. Per un pieno di energia, liberi dalle tossine, occorre volgere lo sguardo all’Oriente, laddove i rimedi, nella ricerca del benessere, si attestano sul principio di equilibrio di Yin e Yang.

Il concetto, del resto, è parecchio antico e risiede alla base della filosofia e del pensiero Cinese: Yin e Yang, con significazioni contrapposte e complementari, formano, insieme, la totalità. Ciò significa che l’esistenza dell’una dipende, inevitabilmente, dall’altra. E, se lo Yin rappresenta il ‘lato oscuro’, lo Yang sta ad incarnare ‘l’aspetto soleggiato’. Il banco e il nero, in sintesi, in perfetta sintonia con il Cosmo.

abitudini alimentari medicina cinese

Partendo da tali premesse, è facile rendersi conto che gli alimenti non sono ‘solo’ un insieme di nutrienti’ necessari per rifornire l’organismo di calorie, ma costituiscono un mezzo per migliorare le funzioni organiche e un buon indirizzo, verso una dimensione di salute. Il cibo, quindi, come componente nutritiva sì, ma anche energetica.

Puntiamo, allora, a selezionare la scelta dei cibi seguendo il corso delle stagioni. Ognuna, del resto, offre le combinazioni necessarie per affrontare il suo clima ed allenare il corpo alla successiva.

REGOLA 1: Mangia due volte al giorno ortaggi, dando la preferenza a quelli che, secondo gli Orientali, contengono l’energia della terra

  • tuberi: patate, manioca e topinambur
  • germogli: soia, grano, erba medica o bambù

REGOLA 2: Bevi tutti i giorni brodo di finocchio. E’ ricco di potassio, minerale utile per combattere la stanchezza. Lessa l’ortaggio in acqua e poco olio. Mangialo come vuoi e bevi l’acqua di cottura, nel corso della giornata e prima dei pasti

DRENARE, DRENARE, DRENARE…

Secondo la medicina Cinese, chili di troppo, cellulite e ritenzione idrica sono causati da un eccesso di umidità, in accumulo nel corpo. Latte, yogurt e formaggi, ma anche insaccati, alcolici e dolci, sono – appunto – alimenti ‘umidi’. Difficili da digerire, affaticano la milza e, quando questa non funziona bene, anche il cibo si digerisce con difficoltà.

Per drenare, occorre dirigersi verso verdure depurative. Carciofi e crauti, per disintossicare il fegato, zucca e carote per la milza; scalogno, indivia e ortica per il cuore; alghe per i reni. Ed ancora, le zucchine favoriscono il relax, poiché agiscono direttamente sul sistema nervoso.

Ciò non di meno, l’alimento cardine è il riso, vero toccasana, anch’esso, per la milza. Ma veniamo agli oli: Quello extravergine, di prima spremitura a freddo, contiene acidi grassi monoinsaturi, flavonoidi e vitamine A ed E. A loro volta, quelli ricavati da riso, lino e sesamo sono ricchi di grassi polinsaturi (gli Omega 3 e 6), importanti per il cuore e il cervello. Dunque, la soluzione migliore è alternarli. Per prevenire, poi, i malori stagionali, non c’è rimedio più indicato dei sapori piccanti e aromatici. Cipolla, aglio, zenzero e menta presentano – va detto – una sostanziosa azione antivirale.

Senza considerare quelli che, nella comune accezione, vengono considerati Superfood. In particolare, la spirulina è ricca di proteine, tanto da assumere il soprannome di ‘carne verde’; le alghe Afa Klamath, invece, hanno effetti benefici sul sistema nervoso, mentre la clorella ha un alto potere disintossicante. Non serve esagerare nelle dosi, per catturare l’energia che deriva direttamente dal mare. Basta anche solo aggiungerne piccole quantità, in una zuppa o minestra.

IN FASE DI COTTURA…

REGOLA 3: cuocere ogni alimento il meno possibile, onde evitare che tutte le sostanze nutritive si perdano. Le cotture predilette sono a vapore o a bagnomaria. Oppure la lessatura veloce. Una volta a tavola, poi, tagliare sempre i cibi in sezioni molto piccole, in modo tale da digerirli più facilmente

REGOLA 4: no a gelati e bevande ghiacciate o, al contrario, zuppe bollenti. Per bruciare quel che mangiamo il corpo utilizza il fuoco digestivo. Una sorta di bollitore interno, con il compito di trasformare il cibo in sostanze nutrienti. Un meccanismo, che può essere ostacolato dalle temperature troppo basse o eccessivamente alte, che fanno ristagnare il cibo nello stomaco. L’ideale sarebbe mangiare cibi leggermente tiepidi o, meglio ancora, a temperatura ambiente

E, se un determinato stile nel mangiare conta, bere è ancor più importante. Anche se qualsiasi eccesso disturba l’equilibrio energetico. Meglio farlo lontano dai pasti o dopo aver mangiato ma, soprattutto, scegliere bevande tiepide, che stimolino la digestione.

Sì all’acqua naturale, a tisane tè verde. No a succhi di frutta, bibite gasate e caffè.

INFINE, UN SUGGERIMENTO

Di seguito, un utile esercizio per favorire la digestione:

  • Scalda le mani strofinandole tra loro. Stenditi e inizia a sfiorare con i palmi la zona intorno all’ombelico, come se disegnassi dei cerchi. Pian piano, aumenta leggermente la pressione e allarga la circonferenza, arrivando fin sotto lo sterno. Poi in basso, fino all’inizio del pube e lateralmente, ai fianchi

Bisogna effettuare 36 rotazioni in senso orario e 36 in senso anti-orario. L’ideale è farlo la sera, prima di dormire, dal momento che pare abbia anche un effetto calmante, in grado di conciliare il sonno.

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