Altro che palafitte: questa case galleggianti sfidano il lusso più sfrenato

Altro che palafitte: questa case galleggianti sfidano il lusso più sfrenato

Il mondo nel 2050? E chi può dirlo; che, le incognite, al riguardo, sono numerose e comprendono diversi campi. Non di meno, Sony, noto colosso nel settore della tecnologia più avanzata, ha di recente pubblicato un interessante video, su YouTube, in cui mette sul piatto alcune sue idee. Futuristiche – non c’è che dire – ma evidentemente realistiche. Un primo approccio verso un futuro, ancora solo immaginabile…

La più interessante, tra quelle in questione, è la casa galleggiante. Del resto, dato il crescente aumento annuo della popolazione, occorrono risorse alternative, per far fronte ad esigenze abitative, sempre più all’avanguardia. Insomma, in termini di necessità, ‘ci siamo quasi’.

E, se ciò non bastasse, pure il riscaldamento globale fa il suo. La costante crescita del livello dei mari rende, di giorno in giorno, ardui da abitare ambienti come atolli e isole del pacifico, o zone in prossimità delle coste.

Va tenuto presente – del resto – che, già ad oggi, sull’acqua, vivono milioni di persone. Abitazioni ‘speciali’ sparse per il Globo. Se ne contano, persino, lungo i canali londinesi, nel cuore dell’Europa. E poi c’è chi è solito vivere su barche o piattaforme, trasformate in lussuose ville.

Insomma, la trovata – tutto sommato – non è completamente nuova, ma arriva nel momento giusto. Quando, cioè, il Pianeta dimostra tutta la sua fragilità e la crisi abitativa, un po’ ovunque, rende necessarie nuove soluzioni, efficaci e performanti.

Ecco, dunque che, stando al progetto, non mancano – nel piano d’esecuzione – una veranda, grandi interni dotati di ambienti spaziosi, camere da letto e, ovviamente, quanto occorre per vivere. Ma c’è di più: alla stregua di una roulotte e grazie al sussidio di una serie di piccole imbarcazioni, il prototipo testimonia l’eventualità di mobilità. Una volta ‘a bordo’, ci si potrà non solo spostare ma, parimenti, ancorare in riva a laghi, fiumi, o magari a largo delle spiagge, così da non continuare a cementificare i litorali, per rispondere al fabbisogno turistico.

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