‘Rifugiamoci’ in montagna, stretti stretti davanti al fuoco

‘Rifugiamoci’ in montagna, stretti stretti davanti al fuoco

Quale atmosfera più seduttiva e romantica di un camino acceso, il legno, materico, a diretto contatto con i piedi e, a contrasto, i tessuti caldi e avvolgenti degli imbottiti, a ripercorrere il living? Parliamoci chiaro, chi non lo ha mai sognato… specie se, poi, al seguito, ci si abbina, subito fuori, un candido manto di neve, lì pronto in attesa.

… E FUORI NEVICA

E, ad afferrare la fantasia e renderla concreta ci ha pensato FNA Concept, studio di architetti fondato nel 2009, che per l’occasione, ha provveduto al restyling di quella che prende il nome – prerogativa dei posti che si trovano da queste parti – di Chesa Leo. Un rifugio, che si affaccia direttamente sulle piste da sci del comprensorio montuoso di Sankt Moritz, in Svizzera. Lavoro, in linea con i precedenti, che pone, ancora in questo caso, l’accento sull’interazione progressiva tra architettura, interior design e paesaggio.

Un avamposto, in cui il dialogo tra casa e natura si esprime, da subito, attraverso una serie di grandi vetrate che, dalle stanze indoor, guardano al circondario alpino, senza soluzione di continuità. Un habitat, potremmo definirlo, dalla dimensione sartoriale, in cui non c’è spazio che non venga ripensato secondo un costrutto di utilità domestica.

L’ABBRACCIO COSTANTE FRA MONTAGNA E CITTA’

Dalla boiserie agli arredi, ogni elemento è stato calcolato per accompagnare il corso naturale del layout, organizzandolo formalmente e massimizzandone la resa funzionale. Così, se le diverse soluzioni decorative rimandano all’estetica della tipica casa di montagna, gli interni sono ideati secondo un ritmo cittadino, affinché, al meglio, ne venga celebrata l’efficienza.

Dunque, a sporadici accenti metallici intravisti tra un arco e l’altro – tipici dello stile industrial – si avvicenda la praticità dei vani contenitori, che si mimetizzano tra le stanze. Geometrie salvaspazio, esaltate dalla palette dei colori che, sfumando dal cioccolato al salvia, si distende in una serie di sfumature silvestri.

Complici, i materiali. A cominciare dal legno di larice, per passare ai tessuti. Un inventario di tele e trame lavorate dalle maestranze locali, Italiane e Svizzere. In tutto, nella celebrazione di ciò che, in effetti, correda l’intera abitazione. Vale a dire l’attitude a dipingersi nido, in cui il filo conduttore rimane un manto aderente di fibre naturali.

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