Prove generali di un Natale sotto scorta…

Prove generali di un Natale sotto scorta…

Bon Ton targato Covid? Chiamiamolo pure così. Di fatto la situazione si evolve e cambia in fretta, figlia mai di se stessa. Imprevedibile… talvolta, più grande di noi. Cosa resta da fare, dunque, se non proteggerci, per quel poco – o tanto – che abbiamo imparato?

E, a suggerirci quali comportamenti adottare, interviene Pier Luigi Lopalco, epidemiologo, professore ordinario di Igiene presso l’Università di Pisa, che così si esprime: “Sono moderatamente ottimista. Se tutti ci comporteremo bene, vaccinandoci e rispettando l’uso della mascherina, non ci saranno chiusure“. 

Shopping condizionato dal virus? Ricordiamo che la mascherina è indispensabile, sempre. Basta quella chirurgica nei negozi. Se passeggiamo all’aperto, indossiamola, in caso di strade affollate“. 

Muoversi con i mezzi pubblici? Sì, previa igienizzazione delle mani, prima di entrare e dopo essere scesi. È una buona regola ovunque“. 

Toccare oggetti che intendiamo acquistare? Va bene. Non diventiamo paranoici“. 

I misuratori della febbre sono ancora una valida sentinella? Sono meno importanti, rispetto a quando costituivano una tra le poche misure a disposizione, all’inizio della pandemia. Oggi è difficile che qualcuno si azzardi ad andare in giro con la febbre“. 

Invitare ed essere invitati in case private, per cene tra amici? Le dico come gestisco la mia vita. Lo chiamo green pass dei piccoli circuiti sociali. Se invito da me, i non vaccinati non entrano. Se sono io ad essere ospite, mi accerto che i convitati siano muniti di passaporto verde. Altrimenti mi dispiace, non vado“.

Rispetto ad una possibile Quarta ondata, quali i suoi consigli? “Questo, appunto. Non entrate nelle case di chi non è immunizzato“. 

Abbracci, baci e strette di mano. Sì o no? Il rischio zero non esiste, ma fra persone che si frequentano è sì. Mai, invece, la stretta di mano a uno sconosciuto anche se la porge e, non restituendo il gesto, passiamo da maleducati. Se non si può evitare, teniamo la boccetta di igienizzante in tasca. Dal Covid abbiamo tratto una lezione. Comportamenti ossessivi no, buona igiene sì“.

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