Metti un Natale… al ristorante o a casa di amici

Metti un Natale… al ristorante o a casa di amici

Galateo Natalizio. Vale a dire, come come sedersi, mangiare, comportarsi con il resto dei commensali, una volta seduti a tavola, in occasione delle Feste. Le regole che l’etichetta richiede sono numerose e sempre valide, ma in certe circostanze fanno davvero la differenza…

Ecco, di seguito, 30 buoni comportamenti, da ricordare in qualsiasi occasione:

  • Dunque, partiamo dal principio. Poco importa se si stia morendo di fame. Il ritmo compulsivo va, nell’eventualità, rallentato, in rispetto che tutti finiscano di mangiare, più o meno in contemporanea. Una volta terminato, le posate andranno allineate una accanto all’altra, in modo che puntino al numero 11 di un immaginario quadrante dell’orologio.
  • In pressoché tutte le parti del mondo, la maggior parte dei tavoli dei ristoranti segue una precisa linea per la collocazione delle posate. Così, le forchette si trovano a sinistra del piatto; coltello e cucchiaio a destra; il bicchiere nell’angolo in alto a destra e il piatto del pane nell’angolo, in alto a sinistra.
  • Tenere gli oggetti personali fuori dal tavolo va considerato un dictat. Ciò include cellulare, borsa, portafoglio e quant’altro.
  • Quando si cena fuori, a volte può essere fonte di confusione capire a chi appartengono i bicchieri. Quando si tratta, tuttavia del pane, vige una sola regola: ‘liquidi a destra, solidi a sinistra’.
  • Mordendo un’oliva si scopre che ancora è presente il nocciolo? Niente panico. Basta poggiarlo con discrezione a lato del piatto, se non c’è già una ciotola apposita per raccoglierli.
  • Qualora si pensi di ordinare un drink fornito di cannuccia, mai piegarsi sul bicchiere per bere. Basta sollevarlo e portarlo alle labbra, ogni volta che se ne percepisca la necessità.
  • Se il tovagliolo di appartenenza non si trovi posizionato direttamente sul proprio piatto, ricordarsi che viene posto sempre sulla sinistra. Una volta seduti, va steso ordinatamente in grembo e aperto, senza scuoterlo. Evitando di mangiare o bere, finché quest’ultimo non risulti al suo posto.
  • Non importa quanto appetitoso sia il cibo. Sempre attendere prima di mangiare. Se non diversamente specificato, occorre infatti assicurarsi che tutti siano seduti e serviti, prima di partire con il primo boccone.
  • La zuppa può essere uno tra i piatti più difficili da mangiare, secondo Bon ton. Per evitare incidenti, conviene muovere il cucchiaio verso la bocca, anziché il contrario.
  • Prima di rispondere al proprio interlocutore, mentre si mangia, anziché parlare a bocca piena, premettere un lieve sorriso, per indicare che non si è in condizioni di replicare, nell’immediato. Masticare e deglutire. Quindi, riprendere la conversazione.
  • A tavola, i bocconi vanno fatti piccoli, facilmente deglutibili. Ciò renderà anche più agevole la digestione.
  • Quando si ha a che fare con i crostacei, specie se si è inesperti, va tenuto presente che le ostriche sono fatte per essere ‘aspirate (senza rumore), non mangiate con le posate. Con le cozze, si può, volendo, adoperare una forchetta piccola da pesce, per estrarre la prima dal guscio. Quindi, servirsi della conchiglia vuota per prelevare le altre. L’aragosta può risultare particolarmente ostica. Dunque, richiede tutta una serie di strumenti, per accedere alla carne introdotta nelle chele. Nel dubbio, meglio chiedere aiuto.
  • Che si tratti di un evento formale, di un ristorante o di una cena in famiglia, sempre usare gli utensili da portata designati, nel momento in cui si servono i commensali.
  • Il cibo si passa sempre dalla destra, per evitare confusione.
  • Mai tagliare la carne in una sola volta. E’ assai più educato sezionare pezzo per pezzo, nel momento in cui la si infila in bocca.
  • Se sulla tavola c’è una baguette o una pagnotta intera, di solito è disposta in un tovagliolo e poi collocata in un cestino. In consiglio è di tenere il pane aiutandosi con il tovagliolo. Quindi, per mezzo del coltello seghettato, tagliarlo a fette. Ciò assicura di toccare solo quel che poi si utilizzerà.
  • Le dita vanno sempre e solo asciugale con discrezione, servendosi del tovagliolo.
  • In caso ci si intenda pulire, laddove si è mangiato, piegare il tovagliolo a triangolo e tamponalo sulle labbra o sugli angoli della bocca.
  • Non raccogliere mai i piatti, per poi impilarli al centro del tavolo, quando si è terminato di mangiare. Non è segno di buona educazione, specie se si è a pranzo o a cena fuori.
  • Qualora cada una posata dal tavolo, mai piegarsi per andare a rintracciarla. Piuttosto, conviene chiamare un cameriere, che ne porterà volentieri una pulita.
  • Anche se si è raffreddati, non è educato soffiarsi il naso a tavola, mentre gli altri stanno mangiando. Se possibile, è d’uopo scusarsi con i commensali e recarsi in bagno o, comunque, in un luogo appartato, dove soffiarsi il naso in pace.
  • In casa, mai iniziare a sparecchiare, finché tutti non abbiano finito di mangiare. Si rischia di mettere a disagio i propri ospiti.
  • Prima di prendere la saliera, assaggiare il cibo. Condirlo senza averne sentito il sapore può far pensare che non sia stato gradito ed è segno di disistima verso chi lo ha preparato. E, poi, ad aggiungere si fa sempre in tempo.
  • A meno che non si debba fare i conti con requisiti dietetici particolarmente rigidi (allergie o condizioni mediche particolari), meglio astenerti dal personalizzare i pasti, quando avvengono fuori casa. La maggior parte dei ristoranti consente di cambiare le portate senza problemi e chiedere salse a parte, ma domandare di rivoluzionare il menù è un’altra cosa. Va considerato il fatto che si possa complicare, in tal maniera, il sistema del personale di cucina e causare ritardi nel servizio.
  • L’ora dei pasti è sacra e non dovrebbe essere disturbata da chiamate o messaggi in arrivo. Il telefono va controllato, solo in caso di emergenza, evitando, invece, di parlare o messaggiare, mentre si è a tavola.
  • Quando si mangia una zuppa, evitare di sollevare la ciotola per trangugiarla. Conviene attendere che si raffreddi o, eventualmente, soffiarci sopra con delicatezza. Quindi procedere con il cucchiaio. Una volta giunti quasi alla fine, inclinare la ciotola leggermente con le mani e raccoglierne il contenuto rimanente, sempre per mezzo della stessa posata.
  • L’unico momento in cui non è considerato scortese appoggiare i gomiti sul tavolo è quando il cibo non è presente. Ad esempio, prima di ordinare o tra una portata e l’altra.
  • Quando si condivide il pasto, evitare di allungare la mano per raggiungere qualcosa di cui si ha necessità, ma che è posta a distanza. Meglio chiedere alla persona più vicina a quanto si desidera, di passarla.
  • E chiudiamo con un classico… Se si ha l’impressione di avere cibo tra i denti, allontanarsi per verificare. Nel caso, chiedere uno stuzzicadenti e cercare di estrarlo il più discretamente possibile. In qualunque modo, evitare di toccarlo con le dita.

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