Effetto Omicron… ed è crisi per gli albergatori

Effetto Omicron… ed è crisi per gli albergatori

L’ultima mazzata – chiamiamola pure così – è arrivata dal resoconto sulle Festività. Tra Natale e Capodanno, gli albergatori che avevano puntato su una possibile rinascita hanno nuovamente dovuto calare la testa. Effetto Omicron e tant’è.

Dal 23 al 28 dicembre, Hotel e B&B hanno registrato un calo di presenze pari al 49,8% rispetto allo stesso periodo del 2019. Dal 29 dicembre al 3 gennaio i numeri sono persino peggiorati, se si calcola che la flessione, in termini di stanze affittate per San Silvestro, in rapporto ai precedenti è del 52,8%. Per dirne una, solo a Roma, nell’arco di 10 giorni, sono venuti meno 615.800 visitatori.

Un tracollo, forse atteso. Probabilmente prevedibile, che non fa altro che aggravare un dramma, già in fase avanzata. Da marzo 2020, gli arrivi in città sono calati dell’80,7%. Sono quasi spariti i turisti cinesi, sorta di vera debacle. Così, 350 tra i 1.280 alberghi della Capitale hanno sospeso le attività. E anche chi ha azzardato, provando a riaprire, si è trovato a chiudere nell’immediato, per mancanza di prenotazioni. Per di più, la cassa integrazione straordinaria si è interrotta il 31 dicembre.

In ballo – ad evidenziarlo è Federalberghi – ci sono almeno 10 mila posti di lavoro. Sheraton, Majestic e Cicerone hanno aperto le procedure di licenziamento collettivo. A breve, si stima la perdita di quasi 5 mila interruzioni di contratto, senza contare l’indotto. Basti pensare alle Imprese che si occupano della pulizia delle stanze, ma tremano – nel medesimo tempo – anche i settori delle Guide turistiche e delle Agenzie di viaggio. Peggio ancora, se ci si rivolge alle Strutture che contano meno di 15 dipendenti e che produrranno, secondo le stime, altri 3 mila disoccupati. Poi ci sono i 2 mila lavoratori a tempo determinato, a cui non verrà rinnovato il contratto.

I dati rendono l’idea delle dimensioni di un tracollo, sostenibile solo attraverso l’intervento finanziario del Governo. Richiesta, peraltro, già ribadita dal Sindaco Roberto Gualtieri. “Roma da sola non ce la fa. Servono fondi straordinari, come straordinario e drammatico è il momento che stiamo vivendo“, avverte Alessandro Onorato, Assessore al Turismo.

Che poi avverte: “Oggi l’economia turistica romana rischia di scomparire o essere svenduta a fondi internazionali. Non lo permetteremo“. Gli fa eco Claudia Pratelli, Assessora al Sociale: “Dobbiamo bloccare i licenziamenti, con la proroga degli ammortizzatori con causale Covid per il turismo, nelle città d’arte…“. “Le chiusure dello Sheraton e del Majestic sono solo la punta dell’iceberg. Se non si interviene subito, si rischia un’ulteriore escalation negativa“, chiude Mariano Angelucci, Consigliere del Pd e guida della Commissione Turismo. Dati alla mano, si vedrà il da farsi.

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