Dal 1700, le innumerevoli vite di Villa Oleandra

Dal 1700, le innumerevoli vite di Villa Oleandra

Sono trascorsi, da quando l’acquistò, ben 20 anni. Era, infatti, il 2002 quando, per George Clooney, scattò il colpo di fulmine e ne volle fare il personale ritrovo Italiano. Siamo, per chi non ne fosse al corrente, presso il paesino di Laglio, bagnato dal Lago di Como. Ed è proprio qui che sorge Villa Oleandra, sorta di residenza estiva del Divo d’Oltreoceano, le cui origini vanno rintracciate nel 1720. Da allora, è noto il passaggio di proprietario in proprietario. Ultimo, prima dell’attore americano, John Heinz, niente di meno che il re del Ketchup.

Voci di corridoio vogliono che l’innamoramento sia scattato mentre, durante un giro in moto, l’interprete Statunitense, per via di un guasto, si sia trovato proprio di fronte alla Proprietà, rimanendone folgorato.

Da qui a cedere il possedimento, per gli eredi del Signore delle salse, il passo fu breve. Fu sganciato, al tempo, un assegno pari a 10 milioni di dollari. Una cifra certo ingente, ma altrettanto conveniente, dal momento che, attualmente, l’immobile viene valutato circa 10 volte tanto.

Un evento destabilizzante per i residenti, immersi da sempre in un’atmosfera tranquilla e poco avvezzi ai flash dei paparazzi. Un punto, pure, di lustro, volendola leggere altrimenti.

L’Edificio, di fatto e guarda caso, si rese galeotto, per Clooney, anche in merito all’incontro, nel 2013, con quella che, in seguito, divenne sua moglie, la giurista libanese Amal Ramzi Alamuddin. E, proprio in compagnia della consorte, prese d’abitudine di fare ritorno, ogni anno, assieme ai due gemelli, Ella e Alexander, presso lo splendido affaccio al Lago di Como. Consuetudine, interrotta dal Covid ma ripresa, appena possibile, nel giugno del 2021.

E deve essere tanta l’affezione, dal momento che quando, nel mese di luglio dello stesso anno, si verificò, nell’ambito dell’intera zona, un tremendo nubifragio, l’attore si fece sotegno, al fianco dei cittadini, delle spese necessarie al ripristino.

I SEGRETI DELLA VILLA

Circondata da un giardino curato, con alte siepi, fiori colorati e al centro un’elegante fontana, all’interno dello spazio verde nasconde una piscina interrata, incorniciata da una fitta vegetazione e arricchita da aree riservate ‘alla tintarella’. E’ presente, inoltre, un campo da tennis e, pensate, persino una pizzeria privata.

Per quanto riguarda gli interni, se la stanza padronale si caratterizza, per lo più, da elementi in stile moderno. Accanto ai pregiati oggetti di design non si trascurano, tuttavia, neppure sprazzi di classicismo, come, ad esempio, l’elegante letto a baldacchino.

Ultima nota, l’imperioso alloggio è collegato, attraverso il ponticello di Riva Soldino, a Villa Margherita, che lo stesso Clooney acquistò, qualche anno dopo Villa Oleandra.

DI MANO IN MANO

Riassumendo: in Via Vecchia Regina 20, lo storico domicilio in stile Liberty risulta presente nelle mappe catastali, come si accennava, fin dal 1720, anche se con un aspetto diverso, rispetto a quello attuale.

Un primo accorpamento del fabbricato con i terreni circostanti venne realizzato a partire dal 1834, quando proprietaria risultava la famiglia Stoppani. Completato, poi, nel 1868, sotto l’egida della famiglia Antongini.

Successivamente, nel 1877, fu la volta dei Vitali, milanesi di matrice ebraica. Più tardi, nel corso del XX secolo, il complesso – per come lo conosciamo oggi – venne ceduto, per la prima volta, a una famiglia statunitense: quella, appunto, di John Heinz.

In mano alla famiglia del celebre imprenditore, la Dimora divenne sede di Como Conversazione, serie di importanti incontri letterari dedicati alla letteratura, alla commedia e al viaggio.

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