Friggione: questo proprio non lo conoscevamo…

Friggione: questo proprio non lo conoscevamo…

E’ probabile, se siete forestieri di queste parti, che vi sia capitato sovente di sentir parlare del Ragù alla Bolognese ma non, in ugual misura, del Friggione. Ebbene, qualora non ne foste al corrente, si tratta di una cremosa salsa di cipolle – semplificando al massimo – che trae le sue origini dalla tradizione Romagnola, al pari della Lasagna verde. Un piatto di derivazione contadina, tratto dalla cucina povera, la cui ricetta risale al 1886.

Nel corso degli anni, tuttavia, è stata oggetto di numerose revisioni. Tra le più comuni, la sostituzione dello strutto con l’olio di oliva. Variazione, questa, che come è facile immaginare, trova assolutamente contrari i puristi. Ma veniamo al dunque. Per prepararlo in casa non servono altro che pochissimi ingredienti. pensate, si contano sulle dita di una mano.

Dunque, a parte le cipolle, sono necessari pomodori pelati e strutto, oltre che sale e zucchero. La ricetta originale e depositata è questa. Non si transige.

FRIGGIONE

Ingredienti:

  • 4 kg di cipolle bianche
  • 300 gr di pomodori pelati
  • 1 cucchiaino di sale grosso
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 2 cucchiaini di strutto

Preparazione:

Iniziate la preparazione pelando le cipolle e affettandole molto sottilmente. Trasferitele, quindi, in una ciotola e conditele con lo zucchero e il sale grosso. Copritele e fatele riposare, da due a quattro ore.

Trascorso il tempo, versate le cipolle con la loro acqua e lo strutto in un tegame abbastanza capiente e fatele cuocere, su fiamma molto bassa, mescolando spesso, fin quando avranno assunto un colore biondo scuro.

A questo punto, unite i pomodori spezzettati e continuate la cottura ancora per un paio di ore, sempre su fiamma bassa, per evitare che si attacchino sul fondo.

Ottenuta la salsa cremosa, il Friggione bolognese può considerarsi pronto.

E se, invece, lo facessimo così?

Così come accade per tutte le pietanze che appartengono al passato, anche quella in considerazione ha subito svariate modifiche, figlie delle preferenze di chi la prepara o delle diverse abitudini alimentari.

E’ il caso di chi non si accontenta delle sole cipolle, ma preferisce arricchirla di altri ortaggi; o di chi segue un’alimentazione vegana. Vediamo un po’…

Alla romagnola

Contempla, tra i suoi ingredienti, anche patate e peperoni. Il risultato? Un contorno più ricco e saporito, cremoso quanto basta e di certo ancor più appagante della preparazione base.

All’olio d’oliva

Oltre ad andare incontro a chi non va matto per lo strutto, la variazione in atto strizza l’occhio, senza riserve, a vegetariani e vegani. Il procedimento resta uguale, il gusto anche. Se invece, onnivori, volete aggiungere sapore, provate con qualche cubetto di pancetta. E’ una tentazione da veri golosi.

Alcuni consigli

Da gustare esclusivamente caldo o, al massimo, tiepido, sappiate che, il giorno seguente, il Friggione è anche più buono. Inoltre, in cucina si presta a tutta una serie di usi, tranne che – legge vuole – per condire la pasta. Potete, ad esempio, servirlo come contorno a secondi di carne, sulle fette di pane tostato o in abbinamento alla polenta. Ma si può anche proporre come antipasto, magari nei taglieri di formaggi e salumi, dentro le tigelle, oppure sulle bruschette. Accompagnatelo con un sorso di vino rosso. L’accoppiata pare fatta apposta.

Una volta pronto, potete conservarlo in frigo, per circa una settimana. Abbiate l’accortezza, però, di tenerlo all’interno di un contenitore con chiusura ermetica, in modo che non se ne alteri il gusto e che non vada a “profumare” l’intero contenuto dell’elettrodomestico.

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