Hangover: quel ‘giorno dopo’ che, davvero, vorremmo non arrivasse mai…

Hangover: quel ‘giorno dopo’ che, davvero, vorremmo non arrivasse mai…

Ridi, scherzi, sei fuori con gli amici, ti diverti e non ti rendi neppure conto del tempo che passa… Vola, esattamente come volano i bicchieri di vino o di Spritz che, uno via l’altro, iniziano a sommarsi e quel resoconto denuncia: ‘E’ troppo!‘. E se, una volta a casa, la voglia è quella di depredare il frigo, forse per superare l’hangover del mattino ci vorrà qualche sano accorgimento.

Bere almeno mezzo litro d’acqua prima di andare a dormire, è il consiglio più classico. Un sempreverde che, accanto a quello di prendere un’aspirina preventiva per contrastare il mal di testa, spopola sul web, sede dei rimedi, a tutti i costi e a tutte le ore.

Per contrastare, nell’ordine, nausea, brividi, vertigini e mal di testa, la cosa più sana da fare sarebbe adoperare il buon senso, divertirsi con moderazione ma tant’è, che sballo è quello in cui si sta attenti a non esagerare?

Dunque, pensiamo agli antidoti, più o meno efficaci, del ‘giorno dopo’.

Innanzi tutto, far bollire, in un pentolino pieno d’acqua, radici di zenzero; aggiungere limone e miele e sorseggiare il preparato, senza esitare. L’energy drink naturale di cui sopra dovrebbe, in sintesi, rivelarsi come ottimo alleato, per combattere il senso di spossatezza tipico della sbronza e limitare tutta una serie di spiacevoli sintomi.

Se non bastasse, per colazione meglio assumere più proteine e meno zuccheri, perfette per ritemprare il fisico.

Sleeping man

Tra le tecniche più gettonate, praticare attività fisica. Niente yoga a testa in giù, ovviamente, ma una bella camminata veloce, della durata di almeno 15 minuti, che provveda a stimolare il sistema linfatico ed eliminare le tossine. Non solo. L’aria fresca ossigena il cervello. Cosa c’è di più efficace?

E, sulla falsariga della certezza che ‘prevenire è meglio che curare‘, è buona abitudine, anche, prima di andare a dormire, bere un bicchiere d’acqua, con una compressa di carbone attivo. Aiuta a drenare i liquidi e supporta il lavoro del fegato, agendo più rapidamente sull’effetto ripresa.

Abbiamo accennato, poi, alla colazione ma, al fine di neutralizzare l’acetaldeide (enzima che si sviluppa quando l’apporto di alcool è troppo elevato nel fegato) e trasformarlo, durante l’ossidazione in acetato, è meglio parlare di brunch. Puntiamo, pertanto, su manzo, uova, pollo e lenticchie, un pasto super energetico, che contribuisca alla produzione, da parte dell’organismo, di cisteina.

E perché non pensare ad una zuppa idratante alla menta? Basterà tagliare a cubetti una carota, un porro, due cipolle e lasciarli soffriggere, con un cucchiaio d’olio extravergine di oliva. Aggiungere 300 gr di fave, tre rametti di menta fresca, un litro di acqua calda. Lasciar cuocere per 40 minuti e aggiungere altra menta fresca, spezzettata.

E se proprio la zuppa non fa al caso vostro, provate ad annusare l’olio aromatizzato alla menta, per far sì che i vapori entrino direttamente al sistema limbico. E’ quest’ultimo, difatti, che regola l’aspetto emotivo, filtra gli stimoli esterni, modula la motivazione, controlla l’appetito e il ciclo del sonno e processa direttamente gli stimoli olfattivi.

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