Il giorno in cui rubarono… la canzone di Natale

Il giorno in cui rubarono… la canzone di Natale

Chissà quante volte l’abbiamo ascoltata; quante volte l’abbiamo ballicchiata… di sicuro, cantata, almeno in prossimità delle Feste. Ebbene, adesso veniamo a conoscenza del fatto che si trattava di un fake. L’ennesimo… ma, si sa, in fatto di musica è così, non si può mai stare tranquilli. Del resto, le note sono sette

Dunque, artefice della delusione, nella circostanza in esame, niente di meno che Mariah Carey. La cantante – nello specifico – è stata citata in giudizio, con l’accusa di violazione del copyright per il suo mega-hit natalizio del 1994. Avete presente All I Want for Christmas is you?

Ebbene, adesso, dopo Natali e Natali trascorsi sotto la buona stella della Star Internazionale, veniamo a scoprire che il cantautore Andy Stone avrebbe co-scritto, con ben cinque anni di anticipo, un brano… quel brano, di cui, poi – inopportunamente – la bella statunitense si sarebbe arrogata la proprietà. Insomma, sulla scia della popolarità, l’avrebbe fatta – illecitamente – sua.

Ora si chiede, pertanto, un risarcimento, di almeno 20 milioni di dollari. Eppure, nonostante condividano il medesimo titolo, le due canzoni appaiono musicalmente diverse. Poco conta: Stone sostiene che Carey abbia creato confusione e non abbia chiesto, a suo tempo, alcun permesso.

E lei, Mariah, come risponde? Al momento, non pare sia avvenuta replica.

Al di là, comunque, di come siano andate realmente le cose, è certo che si tratta di un giro di soldi non da poco. Dalla sua prima apparizione nell’album Merry Christmas, il disco ha scalato le classifiche in più paesi e, nel 2017, si dice che abbia fatto fruttare a colei che ne detiene la ‘maternità’, oltre 60 milioni di royalty

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