Della serie: ‘con chi vai in vacanza?’

Della serie: ‘con chi vai in vacanza?’

Tema: vacanze. Quelle da fare in due, periodo di pausa… e ristoro, dopo mesi di lavoro. Momento, pure, per rigenerare la coppia.

E, allora, valigie alla mano, non è da escludersi che un pensiero – leggero, velato, appena sussurrato all’orecchio – soggiunga, noi pressoché inconsapevoli: “Starò facendo la cosa giusta e, soprattutto, con la persona giusta?.

Del resto, rappresentano, le ferie, una sorta di banco di prova, in cui verificare lo status del sentimento che, altrimenti, nella quotidianità, rischia di soggiacere a ritmi, che lo lasciano in second’ordine. Subordinato, insomma, a quel che c’è da fare.

Dunque, al di là della destinazione scelta, bisognerebbe, nel frattempo, aver messo sotto esame l’affinità personale, la capacità di condivisione di spazi comuni e persino le aspettative dovrebbero viaggiare – tanto per rimanere in argomento – a braccetto.

Ebbene, i sondaggi parlano e si esprimono chiaramente. Il/la partner è la persona preferita, da noi Italiani, per una partenza, selezionata per il 63%, davanti ad amici e amiche (25%) e ai membri della propria famiglia (12%).

Preferenza, decisamente alta tra quanti sono sposati, o coinvolti in una relazione stabile (78%); mentre scende al 33%, per chi vive un rapporto aperto. E, se i più gettonati, restano i soggiorni di breve durata, non oltre la settimana (71%), si conta solo un residuale 26%, desideroso e pronto a spostamenti impegnativi, che superino i 14 giorni.

Stando alla comune accezione, tutto verte, nel saper accettare una serie di compromessi. Rispettare le rispettive caratteristiche psicologiche e concentrarsi sulle peculiarità che, proprio, nell’altro/a, non devono mancare. Risorsa indispensabile per un periodo spensierato, riposante, all’insegna del divertimento…

Ciò premesso, con chi stiamo per partire?

  • C’è l’eterno Peter Pan. Spesso egocentrico, talvolta egoista, sicuramente immaturo. Un bambino cresciuto che mira, soprattutto, al piacere personale. Bene… portatelo alle giostre! Disneyland, ad esempio, potrebbe rivelarsi la meta ideale. Allo stesso modo, qualsiasi hotel o parco acquatico, in cui possa dare sfogo all’impulsività. Lasciategli area d’azione e libertà. Soprattutto, non sottolineate in continuazione quel che, in Lui o Lei, non va. Finireste solo per peggiorare la situazione…
  • L’altra faccia della medaglia è… Wendy, intenta, per quanto possibile, ad accontentare proprio tutti. Del resto, è questo il suo metodo, per sentirsi importante, per dirsi che vale e superare il timore del rifiuto che, sovente, l’accompagna. In un appartamento, al mare o in campeggio, state sicuri che vi darà il massimo. Allora, fate sì che si senta utile e non lasciatela sola. Un gesto, anche piccolo specie di approvazione, basterà per ricevere, in cambio, un’ondata di calde attenzioni.
  • Poi c’è Lei, Wonder Woman, la donna perfetta, che ha ‘sempre’ tutto sotto controllo o, almeno, di ciò è convinta. È instancabile – ma questo già lo sapete – e difficilmente in grado di mostrare le proprie esigenze. “Non ha tempo“, d’altronde sostiene, giacché è presa… da altro. Proponetele un itinerario culturale in India. Tutto pianificato per tempo… con la possibilità, peraltro, di visitare anche l’angolo più remoto. Lasciatele seguire i suoi naturali ritmi, che si dedichi ad escursioni e via dicendo e, quando non si riesce più a starle dietro, fatela andare da sola e prendetevi la vostra meritata quota di relax.
  • E’ la volta di Cappuccetto Rosso. Simbolo per eccellenza di innocenza, la sua anima, pura e gentile, si mostra perennemente predisposta ad aiutare il prossimo, non tenendo conto, tuttavia, dell’inesperienza che le appartiene. Ha bisogno di adulazione, ammirazione… perciò, è alla ricerca dei luoghi dove si sente più amata. Dovunque sia, purché accanto agli amici fidati, con i quali può ritenersi libera di esprimersi al meglio.
  • Parliamo, infine, di Lui, ovvero del Brutto Anatroccolo. Il diverso, quello al di fuori del branco, l’incompreso… Tendenzialmente introverso, si sente solitamente a disagio, tanto da sognare di poter restare invisibile. Frequenterebbe volentieri un campo estivo, in cui ‘osservare’ che, forse, è quel che più preferisce fare. Sebbene, però, il desiderio sia di stare da solo, in tal maniera rischia di sentirsi inappropriato. Ha invece, necessità di guardare fuori dalla porta. Senza sporgersi troppo, magari ma, comunque, facendo capolino, con il mondo, volenteroso di accoglierlo, esattamente così come è.

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