Ferragosto? Ve lo raccontiamo… così

Ferragosto? Ve lo raccontiamo… così

Ferragosto che, per molti, fa rima con gita fuori porta, grigliate all’aperto, gavettoni in spiaggia e grandi mangiate. Eppure, non tutti conoscono le curiosità legate alla ricorrenza…

Tanto per cominciare, il termine deriva dal latino feriae Augusti, che sta a significare – per chi non lo sapesse – riposo di Augusto. In onore, per l’appunto, del primo imperatore romano Ottaviano Augusto, da cui deriva il nome il periodo in esame.

A sorpresa, tuttavia, con l’accezione, non si intendeva la festività del 15, bensì la maniera per meglio definire la prima metà di Agosto, dedicata, in genere, al risposo e ai festeggiamenti. D’altronde, l’evento era stato istituito dallo stesso Imperatore, nel 18 a.C. e traeva origine dalla tradizione dei Consualia, celebrazioni che sancivano la fine dei lavori agricoli. C’è chi parla, in riferimento alla data, del 1° Agosto; chi del 21. Fatto sta, i giorni dedicati al riposo si protraevano, spesso, anche per tutto l’arco del mese.

A determinare la data di riferimento attuale fu la Chiesa cattolica, che volle far coincidere gli accadimenti laici con la commemorazione religiosa dell’Assunzione di Maria.

Poi, in tempi più recenti, nel ventennio fascista prese piede, via via, l’abitudine della ‘gita turistica’. Una giornata, insomma, all’insegna del divertissement. Un’idea del Regime che, all’epoca, era solito organizzare gite popolari, attraverso le associazioni dopolavoriste delle varie corporazioni. In particolare, tra il 1931 e il 1939, vennero istituiti quelli che, in seguito, sarebbero stati ribattezzati come i treni di ferragosto, caratterizzati per prezzi, scontati e alla portata di tutti. La trovata, affinché anche le classi meno abbienti avessero l’opportunità di visitare le diverse località peninsulari o raggiungere le mete di villeggiatura. Un’offerta, nel dettaglio, valida per i giorni 13, 14 e 15.

Ultima nota – forse poco risaputa – nell’Ottocento i riminesi, ancor prima che sorgessero gli stabilimenti balneari che ne decretarono, a partire dal 1843, fama e successo, erano soliti recarsi presso il colle di Covignano. Poi le cose, come noto, cambiarono e, da allora, per cittadini e visitatori, non esiste posto più cool del lungomare.

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