… e da bere

… e da bere

L’autore è, a tal proposito, Ivan Filippelli, Bar Manager del locale The Spirit Milano.

Dunque, travolti da un’ondata di Oriente, ci apprestiamo ad assaggiare un cocktail ispirato, appunto, al Giappone, semplice, nell’esecuzione, eppure particolare. Perfetto nei suoi panni di aperitivo, ma anche in versione sofisticata, da sorseggiare dopocena.

Gli ingredienti, del resto, sono, effettivamente, facili da reperire.

Brandy o cognac, sciroppo d’orzata e angostura. Naturalmente, il tutto sta nel dosare le quantità, per un risultato, più o meno d’impatto. Per eseguire il drink, attrezzatevi di un colino e uno shaker. Se siete privi di bicchiere apposito, potreste sostituirlo con una coppetta o un tumbler basso.

Aspettatevi, al termine delle operazioni, un sapore dolce, valorizzato da una nota, fresca e speziata. 

LA RICETTA

INGREDIENTI:

  • 60 ml di brandy o cognac
  • 20 ml di sciroppo d’orzata
  • Qualche goccia di angostura
  • Scorza di limone per la decorazione
  • Ghiaccio
PREPARAZIONE:

Iniziate, versando, in uno shaker, gli ingredienti, in successione: prima il brandy e lo sciroppo d’orzata.
Aggiungete, poi, qualche goccia di angostura. Con l’aiuto di una pinza, raffreddate il contenuto dello shaker, con qualche cubetto di giaccio. Shakerare vigorosamente e filtrate, poi, il contenuto, in una coppetta, raffreddata precedentemente. Completate il cocktail con una scorza di limone, che dona freschezza e profumo al drink.

Servite subito il vostro Japanese cocktail

Pare che la partenità del’idea, vada attribuita, a suo tempo, al leggendario Jerry Thomas, emerito Professore – così veniva chiamato – padre dell’arte della miscelazione e autore del The Bartender’s Guide, primo libro sui cocktail, negli Stati Uniti, datato 1862.

LEGGI ANCHE: Uramaki: cinque modi per dire Oriente

LEGGI ANCHE: Elogio del Cardamomo… quella spezia dal profumo d’Oriente