Che sorpresa questi Pistacchi Americani!

Che sorpresa questi Pistacchi Americani!

Solo uno spezza fame? Eh no, sono indubbie le qualità salutari dei Pistacchi americani. Una serie di proprietà, tutte da scoprire…

Coltivati, in particolare, in California e nelle zone dell’Arizona e del New Mexico, il loro seme lo si ottiene da un albero, di dimensioni piuttosto ridotte, del genere Pistacia, appartenente alla famiglia delle Anarcadiaceae.

Le origini, dunque, rimangono antichissime ma, al di là di questo, è il gusto a contraddistinguerle, decisamente appetitoso.

Oltretutto, rappresentano una fonte illimitata di energia e, in barba ai falsi miti sulla frutta secca, non sono affatto calorici, come si è portati a supporre. Una porzione di 30 gr (circa 50, in termini numerici) contiene – pensate – solo – più o meno – 160 calorie.

Sono ricchi, inoltre, di sali minerali: potassio, magnesio, ferro, selenio, sostanze antiossidanti e vitamine, tra cui quelle del complesso B, indispensabili per il benessere psico-fisico. Si tratta, in sintesi, di una sorta di energizzante, toccasana, specie nei momenti di stress.

Volete saperne di più riguardo ai loro benefici? Sentite qui:
  • azione antinfiammatoria: contengono proantocianidine, sostanza atta ad aiutare i muscoli, nel contrastare i piccoli traumi, che causano infiammazioni gravi
  • effetto anti-aging: la gran quantità di antiossidanti previene la formazione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare. Soluzione efficace, per una pelle luminosa ed elastica
  • coadiuvanti nella salute del cuore: grazie all’apporto di sali minerali – magnesio e potassio, in particolare – mantengono regolare la funzionalità cardiaca. Contengono anche arginina, aminoacido, che contribuisce a mantenere elastiche le arterie, in antitesi all’insorgere di arteriosclerosi e trombosi
  • fanno bene alla vista: il contenuto di vitamina A è utile per la salute degli occhi, al fine di prevenire problemi, come cataratta e maculopatìa
  • regolarizzano l’attività intestinale: agiscono sui microbioti, dando una mano a ristabilire la flora, eventualmente compromessa dall’uso di farmaci e antibiotici
  • risolutivi per la mente: potenziano la produzione di endorfine e serotonina. Eppure la concentrazione e la memoria
  • contrastano il diabete di tipo 2: fibre e grassi vegetali, di cui sono saturi, donano equilibrio e modulano la glicemia postprandiale, sia consumati da soli che combinati ad alimenti, ricchi di carboidrati

PRO E CONTRO

Ideali per uno spuntino, da consumare a metà mattinata o a metà pomeriggio, vengono largamente scelti dagli sportivi, per l’apporto di proteine vegetali, che preservano la salute dei muscoli. Massa e tonicità sono, dunque, tutelate.

I nutrizionisti consigliano di consumarli soprattutto la mattina, per un pieno di energia, che servirà per l’intera giornata. Versatili, costituiscono un valore aggiunto per le insalate oppure, sotto forma di granella, sono la guarnizione golosa, per dolci e primi piatti.

Rimangono, tuttavia, sconsigliati a chi è allergico alla frutta a guscio. Tra gli effetti collaterali, possibili eruzioni cutanee, orticaria, gonfiore e problemi respiratori. In caso di obesità e ipertensione, andrebbero, poi, consumati con moderazione. Ugualmente, dovrebbe evitarli, chi accusa ritenzione idrica e problemi renali.

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