Per favore Elisabetta, abbi cura anche di Lui…

Per favore Elisabetta, abbi cura anche di Lui…

Finalmente la vecchia è morta“, affermava Lui. Questione di stile, ribattiamo noi.

Mentre il cordoglio per la scomparsa di Elisabetta II faceva il giro del mondo, c’era – evidentemente – chi festeggiava. In diretta tv, con tanto di brindisi e palloncini al seguito. E’ accaduto, suscitando non poca indignazione e polemiche, su un’emittente argentina. Su Canale 22, insomma, l’addio alla regina si è vestito di oltraggio, farcito di offese ed espressioni triviali.

Protagonista del siparietto, il conduttore Santiago Cúneo.


Nei minuti, in pratica, in cui, sulle emittenti internazionali, rimbalzava l’annuncio, firmato Buckingham Palace, il presentatore offriva il ‘meglio di sé’, in uno studio completamente addobbato, come per una Festa. In sottofondo, musica allegra, mentre il nostro, nell’atto di stappare una bottiglia di champagne, ripeteva, con tanto di comitato sorridente al seguito: “È morta la figlia di p… È finita, una volta per tutte! Applausi, applausi a Satana, che l’ha portata via!“.

A seguire, un profluvio di insulti nei confronti della defunta. “Non c’è più, la vecchia è morta! Avevo promesso che avremmo brindato“. E ancora: “Questa feccia massonica è uscita dal pianeta Terra ed è una buona notizia per tutti“.

E, per non fare torto a nessuno, ce n’è stato anche per la buon anima di Filippo: “Il figlio di p… suo marito, era già morto e ora anche lei se n’è andata! Celebriamo la morte di tutti gli inglesi, che appartengono a quella Corona ladra, sudicia, genocida“. Una vera e propria dichiarazione d’intenti, insomma, retta da un tono particolarmente accalorato. Di nuovo: “È stato un tormento. Questa ammiratrice di Hitler ha, finalmente, trovato la sua fine“.

Questo è quanto. Cronaca e pure bassa cronaca, se non fosse che disturba il pensiero che qualcuno, chiunque, si possa arrogare, a poche ore da una morte, di sentenziare così, senza frontiera, senza rispetto per chi, di colui o colei che non c’è più, sente il ripianto.

Al di là dell’attivismo politico – con ogni probabilità, le motivazioni storiche risalgono alla guerra per il controllo delle isole Falkland, combattuta nel 1982, in cui la meglio la ebbe l’Inghilterra – dell’odio ostentato – a ragione o meno – esistono indirizzi, prima di tutto, umani, che non andrebbero mai dimenticati, né sottovalutati, né valicati.

Sensibilità, pudore, rispetto, lo ripetiamo, per quel che altri provano o possono provare, in talune condizioni. Pietas, si diceva un tempo. Capacità, cioè, di immedesimarsi nell’altro, di ripercorrere i suoi stessi stati d’animo e comprenderli. Cum patire: soffrire insieme e mettersi da parte, almeno per un attimo, se non si ha nulla da dire. Che di ignoranti è pieno il mondo ma, di base, lo sappiamo tutti molto bene: spesso, se non sempre, il silenzio è d’oro.

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