Ancora fame di vacanze? Che ne dite di Maruggio sullo Jonio?

Ancora fame di vacanze? Che ne dite di Maruggio sullo Jonio?

Marubium, eredità di un’erba medicea; secondo alcuni. Mare uggioso, per lo Scirocco che caratterizza i mesi invernali, stando ad altri. Fatto sta, trattasi di una tra le più prestigiose perle di Puglia. In affaccio sullo Jonio è Maruggio ritenuta, anzi, parte dei borghi più belli d’Italia.

Una lingua di terra, questa, compresa fra l’entroterra e il litorale, prevalentemente sabbiosa, con, ad accompagnarla, rari tratti rocciosi. Un angolo di Paradiso, con il vanto di un mare – come molti lo definiscono – ‘dai sette colori‘. A tal proposito, le Dune di Campomarino, che possono raggiungere anche i 12 metri di altezza, sono state ritenute di interesse comunitario, tanto da istituirne una Riserva naturale Regionale.

Ma quanto ne sappiamo di questa piccola località?

Sorse – a quanto si racconta – tra l’870 e il 963, dalla fusione dei casali di Castigno, Olivaro, Civitecchia e S. Nicolò. Intorno al 1100, fu annessa alla Terra d’Otranto, sotto l’Ordine dei Templari. Quest’ultimo, soppresso appena più tardi, nel 1312.

La cittadina passò, quindi, ai Cavalieri di Malta, che contribuirono alla protezione del paese dai pirati turchi, tramite la costruzione del castello e delle torri costiere, fonte ancora oggi, d’attrazione turistica. L’epoca feudale si concluse nel 1806, soppressa la Commenda Magistrale di Maruggio.

ATTRAZIONI DI IERI…

Storia a parte, ciò che colpisce nell’immediato, arrivando da queste parti, è la bellezza del paesaggio. Un profluvio di possenti ulivi secolari, in cui si alternano Masserie, Cappelle Votive, gli immancabili Trulli e muretti a secco, che costeggiano i rigogliosi filari dei vigneti, da cui prende animo il Primitivo, pregiato vino locale. La Terra Murata, vale a dire il centro storico del borgo, viene oggi ribattezzato con l’appellativo di Sciangài. Motivo, il dedalo di viuzze, strette e tortuose, su cui si affacciano le antiche dimore, imbiancate a calce e arricchite da balconate rinascimentali.

Altro elemento d’incanto, data pure la storicità, le numerose logge e le facciate degli antichi palazzi, testimonianza di un affascinante passato. Un esempio su tutti, la Chiesa Madre SS. Natività di Maria Vergine, edificata nel 1400 proprio dai Cavalieri di Malta, adoperando il carparo, pietra estratta direttamente dalle cave salentine, il cui colore giallo dipinge di oro tutto il borgo antico.

…E DI OGGI

L’edificio, attribuito al periodo che va dal XV al XVI sec., si distingue per le forme rinascimentali e, al suo interno, è impreziosito da alcune tele dei fratelli Bianchi (pittori manduriani), un crocifisso ligneo del XVII sec. e la Cappella del Santissimo Sacramento. Risale alla medesima epoca il Palazzo dei Commendatori, che fiancheggia la piazza principale del paese e, poco distante, la Porta Grande. In onore del loro Patrono, i Cavalieri di Malta realizzarono anche la Chiesa di San Giovanni fuori le mura, con annesso, un tempo, un piccolo ospedale. C’è, poi, il Convento dei Frati Minori Osservanti, attuale sede del Comune. Al suo ingresso, il chiostro con il suo maestoso portico, articolato in venti arcate divise da pilastrini ottagonali e impreziosite da 28 lunette, con affreschi seicenteschi.

Non ultime, da queste parti, le torri, emblema delle difese contro i predoni. Ne furono erette tre, nel 1473, lungo la costa. La Torre dell’Ovo, alta 14 metri e situata su una scogliera a picco sul mare è, forse, la più rappresentativa. A 2 km dal centro storico, è situato – invece – il lido di Campomarino di Maruggio, centro balneare sorto, nel ‘900, nell’area in cui erano già presenti la Torre de’ Molini, risalente al XV° sec; l’ex Palazzo Seminarile e il porto, identificato come la più grande struttura da diporto sulla costa Salentina.

Cos’altro aggiungere… se non i 9 km di spiagge, vero letto ad un passo dalla battigia dove riposare, divertirsi e abbronzarsi, baciati dal Sole, fino all’ultimo raggio.

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