Cani: interpretiamo le abitudini dell’intramontabile amico di noi umani

Cani: interpretiamo le abitudini dell’intramontabile amico di noi umani

Li consideriamo i nostri migliori amici e, dal canto loro, fanno di tutto per dimostrarci che è proprio così. Adottano, per conseguenza, una serie di comportamenti che, però, celano un sotto testo. In verità, ci stanno parlando. Si comunicano e sta a noi, esclusivamente a noi, ascoltare cosa i cani intendono dirci…

Traduciamo, allora, insieme, qualche stilema del loro linguaggio

Mettiamo il caso, ad esempio, che vi porti in dono un animale ‘morto’. Ebbene, è, questo, il modo per manifestarvi apertamente affetto. In alternativa, potrebbe darsi che stia marcando il suo territorio, oppure mettervi al corrente che, in quel momento, si sente insicuro.

Scavare è, invece, manifestazione di noia; mentre leccare lo è di sottomissione. Meglio anzi, di devozione, come pure dormire nel letto di casa, specie nel caso voi siate fuori. Se vi si accovaccia vicino è perché, a ben guardare, si tratta di un animale abituato a vivere in branco e se inizia ad ululare, lo fa, normalmente, in risposta ad un suono persistente ed acuto, come potrebbe essere quello di un’ambulanza.

Inizia a mangiare erba? Evidentemente, qualcosa non va nella sua dieta e se, scatenando una serie di risate, comincia da inseguire la propria coda, è per manifesta inconsapevolezza, rispetto al personale spazio fisico o, magari, più semplicemente, ha voglia di giocare.

Sdraiato sulla schiena, mostra fiducia in chi lo avvicina ma, se le zampe anteriori sono abbassate sul corpo, potrebbe voler comunicare che ha caldo o non vuole essere disturbato. Se, altrimenti, lo beccate mentre odora il di dietro di altri cani, sappiate che si tratta di un gesto assai simile alla nostra stretta di mano. Dopo il bagno, è solito scuotersi per asciugarsi. Nulla di inconsueto, ci sta. Di contro, se abbassa il capo, sta cercando di concentrarsi sui suoni che percepisce.

E’ a disagio? Probabilmente, inizierà a scodinzolare, con la coda bassa. Diversamente, in posizione raggomitolata, potrebbe voler comunicare che ha freddo, o che si sente fragile. Lingua di fuori si traduce in felicità, così come correre da una parte all’altra. Coda bassa, orecchie tese e bocca aperta… beh, è tutto ok. Ugualmente, se solleva una zampa o, forse, ha solo fame… Se ringhia, denti in bella vista, è tutta un’altra storia. Il consiglio è… lasciatelo sbollire.

Occhi dolci? Teneramente, vi accarezza con lo sguardo o, magari, ha tanta fame. Idem, se vi cerca dopo cena. Occhio, poi, al divano. Qualora ve lo distrugga vuol dire che vi disapprova e non fa nulla per nasconderlo. Testa sporta dal finestrino mentre siete in viaggio? Osserva il panorama. Del resto, non lo fareste anche voi?

Se è determinato a salire sul letto, è in cerca di coccole; se abbaia sempre più forte, vuole – evidentemente – giocare. Al massimo del divertimento, poi, si acquatta sulle zampe anteriori, lasciando l’estremità posteriore sollevata. E’ curioso, quindi… occhio alle orecchie!

Non è un attaccabrighe, in genere ma, se monta sopra ad una altro cane, sta rendendo chiara a tutti la propria superiorità. Timido, al contrario, si raggomitola sul ventre, con le gambe infilate sotto la pancia.

Continuiamo: sdraiato, con le zampe posteriori all’indietro, sta comunicando che è esausto. Rilassato, se la lingua è molle e allargata. Un chiaro riconoscimento di rispetto sta nell’aspettare il segnale del padrone, prima di fare qualcosa e se ascolta, attento, è solo per accontentare i desideri di chi ritiene sia superiore.

Schiena contro schiena, si addormenta accanto ad un suo simile? E’ chiaro che si fida del suo compagno di avventure. Se poi vi si appoggia addosso, cerca la vostra approvazione.

Sbadiglia? Non è che nel frattempo, lo state facendo anche voi? Se, invece, si trascina sul sedere, prenotate un piccolo controllo dal veterinario. Qualcosa non va. Niente panico, al contempo, se mangia gli escrementi. Cerca nutrienti, sa Lui come fare.

Zampe anteriori in aria… tutti zitti. Anche in questo caso, si sta concentrando. Se, infine, socchiude lo sguardo e fa l’occhiolino, sta richiamando attenzione.

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