Apericena… che gran daffare!

Apericena… che gran daffare!

La risposta alla voglia di stare in compagnia, senza impegnarsi all’eccesso? Gettare nel ripostiglio le formalità e far largo, invece, al senso della socialità. Ecco che il tutto si traduce in una sola parola: Apericena!

Il tempo scarseggia, gli impegni incalzano e, fino all’ultimo, ci si scervella su come organizzare una serata, all’altezza delle aspettative. Insomma, per mantenere alta la stanghetta delle public relation occorre industriarsi, puntando a soluzioni, magari dell’ultimo minuto, ma che nulla tolgano al raggiungimento dell’obiettivo.

Dunque l’abitudine, ormai consolidata, è quella di ritrovarsi – tra le 18 e le 21 – per chiacchierare, bere e spizzicare, senza cambiare di scenario. Non ci si sposta più dal bar al ristorante, dall’isola della cucina al tavolo del soggiorno. Tutto accade nello stesso luogo e con lo stesso spirito festoso. Un brindisi, un morso alla tartina, un cambio di posto e, dettaglio caro a molti, la possibilità di dileguarsi, senza attirare l’attenzione.

Alla base del discorso, insomma, la parola fluidità

Del resto e come sempre, pochi e semplici accorgimenti riescono a fare la differenza. Partendo dalla lista degli invitati: iniziate, indagando sulle simpatie (e antipatie!) reciproche e non dimenticate la giusta playlist. Dieci persone, non di più, in perfetta amalgama tra loro. Il giorno giusto? Tutto dipende dalla disponibilità dei partecipanti, ma non aspettatevi l’unanimità. Dovrete cercare, inevitabilmente, un compromesso. Assicuratevi, poi, per l’occasione, l’adeguato sottofondo musicale. Deve esserci, ma appena percettibile.

Sì alla scelta del buffet: piccoli assaggi o finger food faranno furore, da gustare in piedi, per dare dinamicità al tutto. Ricordate, tuttavia, di tenere una serie di sedute a disposizione degli ospiti e di allestire una zona conversazione, munita di poltrone e cuscini. 

Gli immancabili, oltre a cibo e bevande? Tovaglioli, posate e piatti dovrebbero essere sempre a portata di mano. Dislocati in più punti; quindi, comodi da raggiungere. Rammentate, per non far confusione, anche i segna bicchieri, in vetro o in silicone, di forme e colori diversi. Se per un qualche motivo deciderete per le stoviglie usa e getta, più di qualcuno potrebbe chiedervi dov’è la pattumiera: svuotatela, prima che si ‘aprano le danze’. 

Cortesie per gli ospiti ed eventuali

Informatevi rispetto a possibili intolleranze e preferenze e stilate un menù, magari tematico; di sicuro, vario. Puntate, nella selezione, a stagionalità e leggerezza. Immancabili, le pizzette colorate, le focaccine, i rustici e i tramezzini, le polpette di legumi, le tartine e il pinzimonio con le salse, ma anche mini porzioni di cereali conditi, lasagnette e vellutate. Volete esagerare? Mini taco e hamburge; perché no? 

Riguardo, poi, al capitolo bevande, l’ideale sarebbe allestire un angolo bar, dove rendere disponibili il vino a temperatura, analcolici ed acqua. Pensate, se è il caso, anche ad un cocktail di benvenuto, da eseguire al momento. Una ricetta semplice farà già la sua figura.

Riguardo al costo, il consiglio è come sempre, quello di ottimizzare. In sintesi, rispolverate il sempreverde: ‘non si butta via niente‘ e approfittate pure degli ‘omaggi’ inaspettati, arrivati proprio nel mentre dell’evento. Di solito, non ci si presenta a casa di qualcuno a mani vuote…

Inderogabile, pure, un check della dispensa, prima di fare la spesa e, se proprio da soli non vi sentite in grado, potrete sempre consultare una di quelle app anti spreco, tanto in voga nell’ultimo periodo. Il resto, è tutta questione di fantasia. La vostra!

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