Peposo imprunetino: per favore, non chiamatelo spezzatino!

Peposo imprunetino: per favore, non chiamatelo spezzatino!

La ricetta è toscana, tipica dell’Impruneta, un paesino alle porte di Firenze e si presenta assai simile al procedimento per ottenere uno spezzatino. Se ne differenzia, tuttavia, per diversi aspetti. Innanzi tutto, la carne, che viene cotta nel vino – solitamente si utilizza il Chianti. Il rosso, per capirci, tipico di questi luoghi, dall’aspetto corposo. C’è, poi, l’uso sapiente delle spezie, primo fra tutti il pepe nero.

Non ultima, la storia… Il peposo – di questo vi stiamo raccontando – è conosciuto anche come peposo alla fornacina. Tradizione vuole, infatti, che venisse sistemato in ciotole di terracotta e che la cottura avvenisse assai lentamente, all’imboccatura delle fornaci. Cosicché i fornacini, commissionati da Brunelleschi per la realizzazione dei mattoni che servivano a realizzare la sua grandiosa cupola al centro di Firenze, potevano rifocillarsi, in seguito alle fatiche di artigiani.

Un piatto, insomma, quello che andiamo ad illustravi, ricco di esperienza e dal gusto, caratteristico e ricco di sapore…

LA RICETTA

Ingredienti:

  • Cappello del prete 1400 gr
  • Vino rosso (Chianti) 500 gr
  • Pepe nero in grani 10 gr
  • Aglio, 4 spicchi
  • Olio extravergine d’oliva q.b.

Preparazione:

Sistemate, come prima cosa, i granelli di pepe in una garza e realizzate un pacchettino, chiudendolo con lo spago. Passate, quindi, alla carne. Tagliatela prima a fette spesse circa 3 cm, poi a listarelle lunghe 4 cm, in maniera regolare. Non rifilatela dal grasso, a meno che non sia eccessivo.

Ponete sul fuoco una pentola, possibilmente di ghisa, aggiungete la carne, gli spicchi d’aglio sbucciati e la garza, con il pepe. Mescolate e rosolate la carne, per almeno 10 minuti. A questo punto, versate il vino rosso e coprite.

Lasciate cuocere, a fiamma bassa, per 2 ore. Togliete il coperchio e regolate di sale. Mescolate e lasciate cuocere, per altre due ore, sempre a fiamma bassa, mescolando di tanto in tanto. 

Una volta ritirato il sughetto, eliminate la garza con il pepe. Il piatto è pronto, assaggiate tuttavia la carne, per verificarne la cottura. Se dovesse essere necessario, regolate di sale. Servite

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