Cattivi così non li avete mai visti!

Cattivi così non li avete mai visti!

Così ha decretato l’American Film Institute, vale a dire l’organizzazione indipendente no-profit, creata dalla National Endowment for the Arts e dedita alla conservazione e promozione dei film storici.

Tra le tante classifiche inerenti al mondo del Cinema, particolarmente intrigante risulta quella relativa ai migliori 100 Villains della storia della Settima Arte. In sostanza, i più accreditati antagonisti o semplici ‘cattivi‘ – comunque li si voglia intendere – rimasti impressi nella memoria degli spettatori, per via del loro inimitabile fascino. 

Siete curiosi? venite a sbirciare di chi si tratta…

  • E’ datato 1937 il primo lungometraggio firmato Disney e vede come co-protagonista della bella e ingenua Biancaneve (Snow White and the Seven Dwarfs), la malvagia matrigna, vanitosa e talmente ossessionata dal mito di una sempiterna bellezza, da essere disposta perfino ad uccidere la figliastra, pur di eliminare ogni possibile rivale. La più bella del reame, insomma, la cui voce, nella versione originale, va attribuita all’attrice Lucille La Verne, che ha doppiato Grimilde sia nelle vesti della Regina, sia in quelle di strega
  • Nel 1973 usciva, nelle sale cinematografiche, L’esorcista. Catalogato come uno tra i film più spaventosi di tutti i tempi, deve il personale successo al personaggio, intrepretato da Linda Blair. Regan MacNeil è solo una bambina, ma viene posseduta dal demone Pazuzu. Cicatrici, voce sempre più profonda, parole pronunciate al contrario e molto altro ancora: eccoli, gli ingredienti che hanno fatto tremare generazioni e generazioni di spettatori…
  • Nel meno recente, La fiamma del peccato (Double Indemnity), datato 1944, una conturbante Barbara Stanwyck indossa, in maniera eccelsa, i panni di una dark lady. La donna seduce il suo agente assicurativo e gli propone, a seguire, di uccidere l’anziano marito. Un personaggio spietato e privo di scrupoli. Una svolta, nella carriera dell’attrice
  • Non meno pericolosa, Glenn Close – siamo nel 1987 – assurta addirittura ad icona, grazie al ruolo interpretato in Attrazione Fatale (Fatal Attraction). La stalker Alex Forrest è disposta a tutto, pur di raggiungere il suo obiettivo: l’avvocato Dan Gallagher. Gli sguardi gelidi, i repentini cambi di climax… sono rimasti impressi nella mente di chi era dall’altra parte dello schermo, valsi, per la bionda di Hollywood, la candidatura all’Oscar
  • Siamo sicuri che La vita sia davvero… meravigliosa (It’s a Wonderful Life – 1946)? Probabilmente no se, a tenere il pugno la cittadina è un ricco e spregiudicato banchiere. Mister Potter – alias Lionel Barrymore – odia – letteralmente – le persone povere, gli immigrati e, soprattutto, ambisce al potere. Un prototipo di acrimonia, degnamente presente nella classifica
  • Avete presente: Qualcuno volò sul nido del Cuculo (One Flew Over the Cuckoo’s Nest – 1975)? Ebbene, qui a farla da padrone è Mildred Ratched (Louise Fletcher), donna dal carattere freddo, spietato, aggressivo. E’ – per capirci – l’infermiera che gestisce uno tra i numerosi reparti dell’ospedale psichiatrico di Salem. Per farsi rispettare, la nostra si diverte a giocare con il senso di colpa dei pazienti. Manovra ripetuta, che condurrà ad un tragico finale. Per l’attrice, invece, l’epilogo è stato ben diverso, insignita dell’Oscar come Miglior protagonista
  • Altra favola, dal risvolto noir. Il mago di Oz (The Wizard of Oz), datato 1939, vede Margaret Hamilton nelle vesti della Strega dell’Ovest. Felicissima di prendere parte al film, poiché grande ammiratrice dei libri di Frank Baum, la statunitense dichiarò, anni dopo, che le sarebbe piaciuto interpretare un altro ruolo, rispetto a quello scelto a suo tempo. Una vera cattiva, intenzionata ad uccidere Dorothy e i suoi compagni, per impossessarsi delle sue famose scarpette
  • Qui, la questione si fa più complessa. Fisicamente, infatti, ad impersonare il ruolo di Dart Fener in L’Impero colpisce ancora (The Empire Strikes Back), quinto capitolo di Guerre Stellari, datato 1980, fu David Prowse, ma a conferirgli il terzo posto nella classifica AFI fu, invece, la voce di James Earl Jones, che lo doppiò in lingua originale. Un personaggio unico, oscuro e tenebroso, rimasto indelebile, per via – pure – delle sue indimenticabili citazioni
  • Siamo quasi alla fine e non potevamo dimenticarci di Psyco (Psycho). La pellicola, che risale al 1960, vanta un’infinita quantità di pregi. Non ultimo, l’invenzione del personaggio di Norman Bates, interpretato da un magistrale Anthony Perkins. Educato, generoso, fragile, gentile, a prima vista. Dotato, in realtà, di un inconsapevole lato oscuro, che lo spinge a trasformarsi in un efferato assassino. Un ritratto complesso, contorto, spunto di studio e riflessione riguardo all’umana natura
  • Chiudiamo con lo psichiatra – cannibale – più efferato di tutti i tempi. Ne Il silenzio degli innocenti (The Silence of the Lambs – 1981) Hannibal Lecter è cinico, crudele eppure, al contempo, intelligente e arguto. Un criminale, dall’intuito iper-sviluppato. Sono bastati, in tutto, 25 minuti, ad Anthony Hopkins, per convincere il pubblico ed aggiudicarsi la Statuetta come Miglior attore protagonista. Tra le più brevi interpretazioni a guadagnarsi l’ambito premio, grazie ad una recitazione, ai limiti della perfezione

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